nov142008
In gravidanza troppa fiducia nel complementare
Il 48% delle donne in gravidanza, molte di più della media nazionale (10-15%) e di quella di ogni altro Paese europeo o extra europeo ricorre a fitoterapia e alla medicina complementare. Lo rivela una ricerca pubblicata su Evidence Based Complementary and Alternative Medicine, promossa dall'Associazione medici fitoterapeuti (ANMFIT), in collaborazione con il Centro di farmacovigilanza della Regione Toscana e con il Dipartimento di farmacologia dell'Università di Firenze. La ricerca ha coinvolto 172 donne a vari stadi di gravidanza: circa una su due ha dichiarato di aver aumentato il consumo di prodotti naturali durante il periodo, per risolvere problemi comuni come stitichezza, cistiti, stanchezza, anemia. Il 52% del campione considera questi prodotti più sicuri e il 30% identici da questo punto di vista rispetto a quelli di sintesi. Dunque la percezione del rischio è molto bassa, dicono gli specialisti. Inoltre, circa sei donne su 10 non sono state in grado di descrivere quello che avevano assunto, prova evidente di disattenzione, sottovalutazione del rischio ed eccesso di fiducia verso prodotti che, in quanto naturali, regalano un certo senso di fiducia.