Sanità

feb12012

Incontro farmacie-Governo: Codacons chiede di partecipare

È con l’obiettivo di incalzare il Governo Monti - perché prosegua sulla strada della liberalizzazione, portando fuori dalle farmacie la fascia C, e non faccia nessuna retromarcia sul «già insufficiente» aumento del numero dei presidi - che il Codacons chiede di poter partecipare all’incontro di domani con Federfarma. E tra le righe della richiesta si legge tutta la preoccupazione che, in assenza di rappresentanti che tutelino gli interessi dei consumatori, a prevalere sia l’interesse di categoria. Una preoccupazione che serpeggia anche nel Movimento liberi farmacisti che non perde occasione per riprendere la sua denuncia: «Mentre tutti sono chiamati a fare i sacrifici c'è una categoria di privilegiati che si rifiuta di fare la propria parte». E se da un lato si plaude all’emergere di una nota positiva - «Qualcosa d'importante è accaduto in queste settimane: i cittadini, la gente ha capito, ha capito chi blocca la rinascita del Paese» - il nodo rimane: «Quello che stupisce è l'atteggiamento del Governo, forte con i ceti più deboli e debole con quelli più forti. Sì alla riforma delle pensioni, ma niente per modificare lo strapotere delle corporazioni». E anche adesso con il decreto liberalizzazioni, continua la nota, «il problema è risolto? Il malessere presente all'interno della categoria sanato? Noi non crediamo affatto, al contrario pensiamo che esso sia destinato a defragare con maggiore intensità nelle prossime settimane quando sarà ormai chiaro a tutti che nulla sarà cambiato».


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