mar172023
Infestazioni cutanee, permetrina e benzile benzoato per trattare la scabbia
Permetrina e benzile benzoato sono due attivi che vengono molto utilizzati per il trattamento delle infestazioni cutanee, per esempio nel caso di scabbia
Permetrina e benzile benzoato sono due attivi che vengono molto utilizzati per il trattamento delle infestazioni cutanee: la permetrina possiede attività insetticida correlata al blocco dei canali del sodio dopo il passaggio di un potenziale d'azione nelle cellule eccitabili del tessuto nervoso e di quello muscolare, mentre il benzile benzoato- si è dimostrato tossico in concentrazioni del 10-20% per Sarcoptes scabiei (e per i pidocchi). Il suo meccanismo d'azione non è ancora chiaro, ma dati i suoi effetti sui vertebrati, si ritiene che possa agire sul sistema nervoso dei parassiti.
Scabbia a rischio di super-infezione ma ci sono farmaci efficaci
Sarcoptes scabiei è infatti il parassita responsabile della scabbia (detta anche "infestazione cutanea"). Il ciclo evolutivo di questo acaro si compie interamente nell'uomo: dopo l'accoppiamento il maschio adulto rimane sulla cute mentre la femmina depone le uova sotto la superficie cutanea, dove vive in genere 30 giorni. Le larve attive emergono dopo 3-4 giorni e invadono la cute circostante, che appare arrossata e rilevata. Il sintomo più comune è il prurito intenso. I fattori che ne favoriscono la diffusione sono la scarsa igiene e la vita in comunità, per esempio sono stati osservati casi di scabbia nelle case di riposo, nei dormitori e nelle scuole materne. Ma anche i lavori agricoli o di giardinaggio in particolari aree senza adeguate protezioni può portare all'incontro, poco piacevole, con questo acaro.
La scabbia non è bella da vedersi, perché provoca il grattamento e per questo può super-infettare la pelle, ma resta una patologia senza particolari complicanze, per la quale si dispone di farmaci efficaci.
Formulazione in olio o crema
Le due molecole differiscono sia per percentuali che per posologia di utilizzo. La permetrina viene utilizzata normalmente a concentrazioni del 5% in forma di crema (esiste anche una specialità medicinale) applicandola per 2 sere consecutive e quindi per altre 2 sere a distanza di 7 giorni dal termine del primo trattamento. Si presenta come polvere cristallina incolore o liquido viscoso giallo pallido ed è praticamente insolubile in acqua, solubile o miscibile nei solventi organici ad eccezione del glicole L'applicazione della permetrina può dar luogo a prurito, bruciore, formicolio, insensibilità, arrossamento e gonfiore del cuoio capelluto.
Il benzoato di benzile a temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dal tenue odore aromatico. In natura è uno dei costituenti più attivi del Balsamo del Perù e del Tolù. Si prepara per esterificazione a secco di sodio benzoato e benzoile cloruro in presenza di trietilamina, o per reazione del sodio benzoato sulla benzaldeide. Viene utilizzato alla concentrazione di 25% sotto forma di crema o olio. È un liquido oleoso, incolore, trasparente, di lieve odore aromatico e di sapore acre e bruciante. A temperature inferiori a 17-18 °C esiste in forma di cristalli incolori. Praticamente insolubile in acqua e in glicerolo, miscibile con alcool, etere, cloroformio, oli grassi ed essenziali. Normalmente viene applicato per 3 sere consecutive e successivamente per altre 3 sere a distanza di 7 giorni dal termine della prima applicazione. Può causare reazioni di ipersensibilità, irritazione agli occhi e alle mucose, e può risultare irritante per la cute. In seguito all'uso topico massivo si possono manifestare sintomi dovuti all'assorbimento sistemico.
Entrambi i trattamenti, in diversi studi, hanno dimostrato un'efficacia variabile tra l'80 e l'88%, con effetti collaterali che erano accettabili tra l'80 e il 100% dei casi.
Due esempi formulativi
Esempio formulativo 1:
Materiali: spatola e piastra per creme (o mortaio e pestello), bilancia, becher
Benzile benzoato 25g
Crema base qb a 100g
Dopo aver pesato il benzile benzoato nel becher, si incorpora in progressione geometrica alla crema base utilizzando pestello e mortaio.
Esempio formulativo 2
Materiali: spatola e piastra per creme (o mortaio e pestello), bilancia, becher
Permetrina 5g
Crema base qb a 100g
Dopo aver pesato la permetrina, si incorpora in progressione geometrica alla crema base utilizzando pestello e mortaio o spatola e piastra.
Esempio formulativo 3
Materiali: cilindro graduato, bilancia, becher, bacchetta di vetro
Benzile benzoato 25g
Olio vegetale qb a 100ml
Si miscela in un becher il benzile benzoato con parte dell'olio vegetale, calcolato in sicuro difetto. Quindi con l'ausilio del cilindro graduato si porta a volume fino agli ml desiderati, miscelando fino ad omogeneità.
Si effettueranno controlli per l'omogeneità, per la quantità dispensata, per la tenuta del confezionamento. Infine, si può consigliare ai pazienti di rimuovere l'eccesso al mattino dopo l'applicazione.
Luca Guizzon
Farmacista clinico territoriale, esperto di fitoterapia. Farmacia Campedello (
www.farmaciacampedello.it) - Vicenza
Fonti
J Fam Pract. 2017 Aug;66(8):E11-E12. J Dermatolog Treat. 2016 Oct;27(5):473-9. doi: 10.3109/09546634.2016.1151855. Epub 2016 Mar 30. Bull World Health Organ. 2009 Jun;87(6):424-30