Sanità

gen122011

Influenza avanti tutta: prime Piemonte, Liguria e Umbria

Continua a crescere l'incidenza dell'influenza nella popolazione italiana: nella 52esima settimana dell’anno, quella che va dal 27 dicembre al 2 gennaio scorsi, sono stati registrati 3,79 casi ogni 1.000 assistiti, per un totale di 227.400 casi. I numeri sono di InfluNet, la Rete italiana di sorveglianza dell’influenza, coordinata dal ministero della Salute in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità (Iss), che raccoglie i dati forniti da 753 medici sentinella distribuiti su tutto il territorio nazionale. Al momento quindi l'incidenza media nazionale è lievemente superiore a quella osservata nelle precedenti stagioni influenzali, tranne in quella pandemica (2009-2010). Il maggior numero di casi riguarda le prime due classi d'età: 0-4 e 5-14 anni che contano rispettivamente 10,21 casi e 7,92 casi per 1.000 assistiti; nella fascia 15-64 anni l’incidenza è di 3,19 e negli ultra 65enni è di 1,20. Le regioni dove il picco è maggiore sono Piemonte (11,63 casi ogni 1000 abitanti), Liguria (6,71), Marche (6,54) e Umbria (6,39). Per quanto riguarda i virus, nella settimana in questione ne sono stati isolati 31, di cui: 17 di tipo A/H1N1v a Firenze, Genova, Palermo, Parma, Milano e Pavia; 1 di tipo A/H3N2 isolato a Genova; 5 di tipo A non ancora sottotipizzati e 8 di tipo B. Nell'intero periodo di sorveglianza (dalla 46esima settimana alla 52esima) sono risultati positivi 79 campioni, di cui 51 di tipo A e 28 di tipo B. In particolare, tra i campioni di tipo A, 37 erano di tipo H1N1v, 6 di tipo H3N2 e 8 non ancora tipizzati.


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