Insonnia, studio associa uso sonniferi ad abbassamento dell’aspettativa di vita
Un recente studio su 480 mila adulti ha rilevato che chi usa sonniferi ha un rischio di morte 55% maggiore di chi non ne fa uso. Ecco i dati raccolti
Le persone che prendono farmaci per l'insonnia hanno un rischio di morte del 55% più elevato rispetto a chi non ne fa uso con una aspettativa di vita media di chi assume sonniferi (ad esempio sedativi) è di oltre 5 anni inferiore. È il risultato di un recente studio che ha coinvolto 484.916 adulti i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Sleep Health.
Lo studio: i partecipanti sottoposti ad esami medici
Studi epidemiologici dimostrano che circa un terzo degli adulti lamenta un'incapacità di dormire e che il 10%-15% della popolazione generale presenta insonnia cronica. Spesso, quindi, vengono utilizzati dei prodotti per alleviare l'insonnia e migliorare la qualità del sonno, ma questo studio evidenzia un potenziale effetto negativo. Esperti dell'Università di Taiwan hanno esaminato lamortalità e l'aspettativa di vita di 484.916 individui con diversa durata del sonno, parte dei quali faceva uso di sonniferi. I partecipanti sono stati sottoposti a visite ed esami medici di routine per valutare la presenza di eventuali condizioni di salute ed è stato chiesto loro di riferire informazioni sul sonno (durata, qualità e uso di sonniferi come sedativi e ipnotici). Gli esperti hanno poi suddiviso il campione in gruppi in base alla durata del sonno giornaliero, tra cui sonno estremamente breve (<4 ore), breve (4-6 ore), medio (6-8 ore) e lungo (>8 ore). Successivamente, i ricercatori hanno utilizzato i dati per stimare l'aspettativa di vita dei consumatori e dei non consumatori di sonniferi in base alla durata del sonno.
I risultati: chi dorme senza sonniferi presenta rischio di morte più basso
I risultati hanno rivelato che chi non fa uso di sonniferi e dorme tra le sei e le otto ore al giorno, presenta il rischio di morte più basso rispetto a tutto il campione. È sorprendente notare che i consumatori di sonniferi, a parità di quantità ottimale di sonno, presenti un rischio di morte superiore del 55% rispetto ai non consumatori di questi farmaci. Con l'uso di sonniferi anche l'aspettativa di vita è più breve; in media, l'aspettativa di vita degli uomini che usano questi farmaci è più breve di 5,3 anni e quella delle donne di 5,7 anni. Spiegano i ricercatori: "I nostri risultati sono a dir poco sconcertanti. Molte persone si affidano ai sonniferi per dormire, quindi è uno shock scoprire che la loro assunzione può considerevolmente aumentare il rischio di morte. Suggeriamo di evitare l'uso dei sonniferi come prima linea di trattamento dell'insonnia e di provare prima altri metodi".
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha dato il via libera per l'utilizzo di Rejoyn, il primo trattamento digitale su prescrizione per il disturbo depressivo maggiore ...
Robert Giovanni Nisticò è il nuovo presidente dell'Agenzia italiana del farmaco, la sua nomina ha avuto il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, dopo...
Il 26 marzo si è insediatala nuova Commissione scientifica ed economica del farmaco (CSE) dell’AIFA, tra i temi trattati l’aggiornamento del Prontuario Pht ...
A cura di Redazione Farmacista33
Resta aggiornato con noi!
La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.
Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy
Un incontro per parlare rilanciare la professione del Farmacista focalizzando sul ruolo chiave del professionista, in diversi ambiti di lavoro, valorizzare la figura del farmacista nella società, invogliare i giovani a...
L'Aula della Camera ha approvato il Dl Pnrr quater con 140 voti favorevoli e 91 contrari, espressi da tutte le opposizioni. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato per la seconda lettura e il...