dic212012
Integratori alimentari e il ruolo nella dieta
Sono sostanze con un effetto nutritivo o fisiologico ben riconosciuto come aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, ma soprattutto vitamine e minerali, il cui mercato non sembra soffrire del particolare momento di crisi.
Gli integratori alimentari sono una fonte concentrata di sostanze nutritive destinati ad integrare la comune dieta. È una definizione ufficiale che rispetta il principio generale della corretta scelta ed alternanza di cibi, quale fonte primaria di nutrienti per garantire e mantenere l’equilibrio dell’organismo. Gli integratori non sono infatti alimenti dietetici, dal momento che non devono soddisfare particolari esigenze nutrizionali o fisiologiche. Tuttavia sono molti gli italiani che vi ricorrono per lo più per sostenere il benessere dell’organismo, il regime dietetico o quando svolgono attività sportiva, come dimostra una recente ricerca condotta da Nielsen per Federsalus. I prodotti più acquistati sono gli integratori di vitamine e di minerali (52,5%). La lista di claim salutistici recentemente emessa (Reg. 432/2012) riporta le diciture ammesse che riconoscono in modo specifico per questi elementi, contenuti in date quantità, una serie di funzioni sull’organismo, per esempio:
- Biotina: contribuisce al metabolismo dei macronutrienti
- Rame: contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario
- Ferro: contribuisce alla riduzione della stanchezza e della fatica
- Magnesio: contribuisce alla normale funzione muscolare
- Niacina (vit. B1): contribuisce al mantenimento della pelle
- Riboflavina (vit. B2) contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo
Ad ogni categoria il suo integratore
In generale le linee guida ufficiali ribadiscono che un’alimentazione equilibrata e corretta scongiura stati di carenza soprattutto di vitamine idrosolubili. Tuttavia ci possono essere situazioni fisiologiche che richiedono un’integrazione o gruppi di persone particolarmente a rischio di carenza. Gli anziani per esempio, per i quali potrebbe essere indicata una integrazione di vitamina D pari a 10mcg/giorno per coprire eventuali stati di carenza, dovuti allo stile di vita o al regime dietetico poco curato o povero di alcuni alimenti. La vit B12 presente in alimenti di origine animale può essere integrata alla dieta vegetariana, per contrastare possibili stati di anemia. L’integrazione di calcio può invece essere valutata negli anziani visto il limitato consumo da parte loro di alimenti in cui è contenuto (per esempio in seguito a necessarie restrizione dietetiche), così come nelle donne in menopausa quando la carenza di estrogeni determina una demineralizzazione delle ossa; infine il ferro, se la dieta non riesce a sopperire alla possibile carenza, in quei gruppi di popolazione in cui i fabbisogni sono piuttosto elevati, come le donne in età fertile con abbondanti perdite mestruali.
Francesca De Vecchi - specialista in scienze dell’alimentazione
Apporti giornalieri ammessi per vitamine e minerali http://www.salute.gov.it
Raccomandazioni del Ministero della salute sul corretto utilizzo degli integratori alimentari (2005)