Farmaci e dintorni
24 Aprile 2015«Le persone che assumono integratori alimentari più del necessario tendono ad avere un maggior rischio di sviluppare il cancro». A dichiararlo nel corso del meeting annuale dell'American Association for Cancer Research Tim Byers, autore di uno studio sul tema che ha coinvolto più di 300.000 persone. Il problema a quanto emergerebbe dall'indagine riguarderebbe chi supera la dose giornaliera raccomandata. «Quando abbiamo testato gli integratori alimentari» ha spiegato il ricercatore «su modelli animali i risultati erano molto promettenti», con il passaggio alle popolazioni umane invece è emerso «che gli integratori non sono stati effettivamente di beneficio per la loro salute. In realtà» sottolinea «alcune persone che assumevano vitamine sono risultate più a rischio di sviluppare il cancro». Tra gli esempi l'uso del beta-carotene che assunto in dosi superiori a quella raccomandata è associato, secondo gli autori, a un aumentato rischio di tumore al polmone e l'acido folico che, contrariamente alle attese ha aumentato il rischio di tumore del colon. Perplesso l'oncologo dell'Università di Padova Pierfrancesco Conte che pur non disponendo dei dati in dettaglio sottolinea come «il betacarotene sia stato a lungo indicato come fattore "protettivo" per il cancro al polmone». Non è da escludere «che l'osservazione di maggiori casi di tumore al polmone in chi ha usato betacarotene sia legato al fatto che i fumatori prendono betacarotene più dei non fumatori sperando così di poter continuare a fumare ed essere protetti. Osservazioni simili» conclude Conte «potrebbero essere avanzate anche per le altre vitamine». «Gli integratori hanno per definizione una funzione di integrazione alimentare e non terapeutica, né tanto meno di prevenzione del cancro - afferma dal canto suo Marco Fiorani, Presidente di FederSalus - Essi sono una fonte concentrata di nutrienti e altre sostanze funzionali che aiutano, in caso di bisogno, a favorire il benessere dell'organismo. Devono pertanto essere assunti seguendo i giusti dosaggi e in determinate condizioni, come ad esempio gravidanza o allattamento, affidandosi al consiglio di un medico o di un farmacista. L'eventuale abuso deve assolutamente essere corretto ed evitato».
Marco Malagutti
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