apr32014
Interazioni tra orlistat e farmaci antiretrovirali
L'assunzione di medicinali a base di orlistat può ridurre l'assorbimento dei farmaci antiretrovirali impiegati nella terapia dei pazienti sieropositivi e malati di Aids. Lo segnala un articolo pubblicato sull'ultimo numero di Drug Safety Update, bollettino dell'Agenzia britannica di controllo sui farmaci, che fornisce alcuni raccomandazione importanti sull'impiego di orlistat per il trattamento di pazienti obesi o in sovrappeso Hiv positivi. Benché da alcuni anni il numero di nuove infezioni risulti in progressivo declino, il Global report 2013 diffuso da Unaids rammenta che la lotta alla malattia non è vinta: nel mondo vivono approssimativamente 35 milioni di persone sieropositive, con 2,3 milioni di nuovi casi registrati nel 2012. Con l'obiettivo di contenere la replicazione di nuove copie di virus e aumentare la sopravvivenza, circa 10 milioni di pazienti assumono regolarmente combinazioni di farmaci antiretrovirali ma la terapia, prolungata per un periodo indefinito, non è esente da eventi avversi. Tra i più noti c'è un'alterazione del metabolismo lipidico e della distribuzione del tessuto adiposo che determina un accumulo di grasso anche a livello viscerale. Gli autori dell'articolo britannico consigliano agli adulti sieropositivi, con un indice di massa corporea superiore a 28 che decidono di perdere peso associando alla dieta i medicinali a base di orlistat, una valutazione preliminare dei rischi e dei benefici della scelta. Da alcune segnalazioni è emerso, infatti, che il prodotto dimagrante può interferire con il corretto assorbimento dei farmaci antiretrovirali diminuendo la loro efficacia contro il virus, evento tutt'altro che trascurabile.
Perché interessa il farmacista: in commercio è disponibile un prodotto a base di orlistat non soggetto a prescrizione medica. Al farmacista è affidato il compito di consigliare il consumatore, anche sieropositivo, sulle interazioni farmacologiche potenzialmente pericolose.
Marvi Tonus