lug122012
Intolleranza al lattosio: italiani geneticamente predisposti
Intolleranti al lattosio: per i molti italiani, che non sanno di esserlo, c’è ora un semplice kit casalingo, che si acquista online, che permette di prelevare un campione di saliva e inviarlo all’azienda produttrice italiana che si occuperà di analizzarlo per verificare il deficit di lattasi
L’intolleranza al lattosio è piuttosto diffusa nel bacino del mediterraneo, come dichiara il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, con percentuali che variano dal 5 al 15% della popolazione adulta. In Italia sarebbero molti i soggetti predisposti e anche gli intolleranti, che però ignorano di esserlo. Lo sostengono i risultati di una ricerca, non disinteressata, effettuata da un’azienda che ha elaborato un test genetico per individuare la malattia. G&Life, azienda dei settori nutrigenetica e genetica applicata alla nutrizione, dell'Area science park di Trieste, vende infatti un kit con l'occorrente per prelevare un campione di saliva da spedire poi ai propri laboratori, dove viene analizzato. Dai campioni esaminati risulta che «il 60% dei soggetti analizzati è risultato predisposto all'intolleranza mentre il 75% di coloro che sono predisposti non sa di esserlo». L’intolleranza è dovuta a deficit dell’enzima duodeno-lattasi che viene prodotto dalle cellule intestinali per metabolizzare il lattosio, lo zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati, e si manifesta con sintomi piuttosto sfumati, generici e molto variabili da un individuo all’altro. Secondo recenti studi scientifici la digeribilità del lattosio è il risultato di una mutazione nel gene della lattasi, da qui il ricorso alla diagnostica genetica per scoprire il deficit e correggerlo, ove necessario, integrando l’enzima carente.