nov212018
Ipercolesterolemia, si previene con gli stili di vita. Disponibile self-test monouso
I livelli alti di colesterolo sono generalmente asintomatici e spesso la persona non sa di avere i parametri fuori dagli standard ottimali e di essere più esposta al rischio cardiovascolare, disporre di strumenti di misurazione di facile utilizzo può fare la differenza, soprattutto perché il primo il primo passo per la gestione delle dislipidemie, (linee guida internazionali
ESC/
EAS2016) è la prevenzione primaria attraverso un approccio non farmacologico. Questi alcuni dei temi emersi dagli interventi di esperti nel corso della conferenza stampa di presentazione di un self-test monouso, prodotto da Mylan, per la determinazione del colesterolo totale nel sangue, con l'obiettivo di indirizzare precocemente la persona verso il medico.
A ribadire l'importanza cruciale di un buon controllo del colesterolo, in ottica di prevenzione cardiovascolare, sono anche gli esperti dell'American Heart Association che in occasione del recente Congresso annuale hanno confermato che il colesterolo alto a qualsiasi età aumenta il rischio cardiovascolare in modo significativo. Da qui il rilievo dato allo stile di vita sano e al mantenere livelli di colesterolo adeguati. Un ruolo chiave è riconosciuto anche allo screening e al monitoraggio costante dei parametri del colesterolo.
«Livelli alti di colesterolo, in genere, non causano alcun sintomo e spesso la persona non sa di avere i parametri fuori dagli standard ottimali ed essere più esposta al rischio cardiovascolare - ha detto Matteo Pirro, Direttore S.C. Medicina Interna dell'Università degli Studi di Perugia nel suo intervento - In questo scenario, poter disporre di strumenti di misurazione di facile utilizzo può fare la differenza, consentendo di monitorare in modo costante i propri valori e favorendo, laddove necessario, l'adozione di interventi correttivi, che possono includere, accanto a stili di vita e dieta, anche l'impiego di un integratore alimentare, su consiglio e sotto il controllo del proprio medico».
In questo contesto si valorizza l'intervento del farmacista: secondo i dati presentati (indagine Iqvia) un terzo dei consumatori che arriva in farmacia ha già consultato il medico e ha le idee chiare, per i restanti due terzi il ruolo del farmacista e della farmacia si confermano cruciali. La farmacia è quindi un luogo di empowerment e servizio, sia per la popolazione senior (sono quasi 6 su 10 gli over 65 che chiedono informazioni sulle terapie al proprio farmacista), sia per i segmenti più giovani (40-50 anni), che spesso non hanno ancora consultato un medico e possono quindi iniziare in farmacia un percorso di conoscenza e prevenzione.
«Le farmacie svolgono oggi un ruolo chiave quale presidio per la salute e il benessere sul territorio, orientando i cittadini nei percorsi di prevenzione e ponendosi come punto di ascolto e consiglio sui temi della salute, dell'alimentazione e dell'integrazione» ha spiegato Achille Gallina Toschi (Presidente di Federfarma Emilia Romagna).