Sanità

ott312008

La CO2 sana ferite difficili

Durante il terzo meeting dedicato alla cura delle ulcere cutanee, III Wound Care, è stata illustrata la carbossiterapia, un trattamento con anidride carbonica delle ferite difficili (piaghe da decubito, da ingessatura, lesioni post-traumatiche, vascolari, diabetiche e da ustione). Studi condotti dall'Unità operativa di Chirurgia plastica dell'Università di Siena - spiega la Società italiana di carbossiterapia, coordinatrice dei centri specializzati che in Italia applicano la cura - hanno dimostrato che si ottengono benefici significativi con l'impiego della terapia VAC (Vacuum Assisted Closure) e della carbossiterapia. "La VAC promuove la guarigione della ferita mediante l'applicazione di una pressione subatmosferica controllata sul sito della ferita - dice Carlo D'Aniello, direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica e ricostruttiva dell'ateneo toscano - La carbossitarapia somministra invece anidride carbonica attraverso un'apparecchiatura a design italiano certificata”. Il gas, iniettato localmente con un ago sottilissimo vasodilata e aumenta il drenaggio veno-linfatico migliorando la vascolarizzazione.
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