nov112016
La doppia faccia dell'Arnica
Si parla di Arnica su Farmacopee, riviste specializzate e monografie di organi internazionali come l’Ema e la Word and health organization. Si chiama Arnica montana L., il fiore spettinato in natura
Perché "spettinato"? Beh, perché è proprio così che appare esteriormente il fiore di arnica. Capiterà raramente di incontrarlo, a meno che non vi troviate sulle Alpi tra i 50 e i 2500 m di altezza. Io ho avuto questa fortuna qualche anno fa durante una passeggiata in Val Venis (Aosta). L'arnica è comparsa con i suoi petali gialli "spettinati", scomposti attorno alla corolla grande quanto un pollice, eretta su un fusto alto circa mezzo metro. A completare l'opera le sue grandi foglie basali, opposte, che ricordavano un po' quelle della piantaggine e un odore forte e aromatico. Quanto alla sua famiglia di appartenenza, è quella delle Asteraceae, la stessa dell'echinacea e della camomilla per intenderci.
E la doppia faccia? Beh
, In questo caso il riferimento è al suo comportamento farmacologico, che può essere duplice, positivo e negativo a seconda della via di somministrazione e della dose utilizzate. Gli estratti di arnica infatti, se ingeriti, possono causare gravi effetti tossici (tachicardia, enterite e persino un collasso cardiocircolatorio) e per questo se ne vieta l'uso interno e quello esterno su cute lesa. Solo a diluzione omeopatica l'arnica può essere usata per via orale. Per ciò che invece riguarda gli estratti fitoterapici la moderna medicina si è espressa decretando indicazioni e controindicazioni.Una revisione del 2013 della Cochrane, ovvero l'organo più autorevole di revisione scientifica della letteratura, equipara in efficacia un gel di arnica, con un gel farmacologico antiinfiammatorio. Il farmaco in questione è il FANS ibuprofene. L'arnica in gel lo eguaglia in efficacia ma anche nella frequenza e nella gravità degli eventi avversi (possibile prurito, rush, eczema).Una recentissima review stabilisce inoltre che un gel di arnica è più efficace del placebo quando usato per il trattamento di numerose situazioni patologiche tra cui il dolore post-traumatico e post-chirurgico, l'edema e l'ecchimosi.
Solitamente negli studi si utilizzano gel al 20% di arnica tintura Ph. Eur. La tintura Ph. Eur. contiene 5 g di droga essiccata in 100 g di etanolo al 70° v/v. Recentemente è stato sviluppato un estratto gelificato di arnica al 98% già pronto all'uso, versatile e pratico. È utile per slogature, contusioni, traumi muscolari, artriti, ematomi. È una pianta calda per cui va usata per problemi articolari freddi, in altre parole per dolori che peggiorano con il movimento e migliorano con il riposo.
Angelo Siviero Farmacista galenico esperto in fitoterapia e medicine alternative
Per info:
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