Formazione
La sindrome vertiginosa

Si tratta di una sensazione avvertita dal paziente di movimento rotatorio di tutto quello che lo circonda, al punto tale che in alcuni soggetti può anche causare cadute occasionali.
Dal punto di fisiologico il nostro senso di stabilità e orientamento è dovuto ad impulsi visivi oltre che alla stimolazione dei propriocettori, che sono presenti sia a livello dell'occhio, ma anche negli arti e inviano impulsi al nervo vestibolare.
Facendo questa premessa possiamo già intuire la causa principale delle vertigini. Il 90% è di origine labirintica, nei rimanenti casi patologie che coinvolgono gli organi di trasmissione.
La diagnosi si può fare cercando segni clinici quali il nistagmo (movimento ritminco e rotatorio dei globi oculari), ricercando il segno di Romberg (paziente posto in posizione eretta ed a occhi chiusi cade dalla parte del nistagmo) o facendo marciare a occhi chiusi, noteremo una deviazione di marcia dalla parte della lesione.
Tra le varie cause annoveriamo:
Vertigine di Menière: causata da un edema del labirinto accompagnato spesso da acufeni.
Infezioni virali o batteriche o sclerosi a placche: che possono compromettere la trasmissione propriocettiva.
Iatrogena: dovuta a farmaci come gli antibiotici amminoglicosidici.
Tumori del cervelletto: il paziente assume un andamento atarassico.
Sindrome di Lieou-Barrè: associata a cefalea, cervicalgia, ronzio e ipotensione.
Domande essenziali
Oltre alla vertigine cosa avverte? Ha febbre? Sta assumendo antibiotici? Cercate di ricordare la sua camminata.

Il sig. B.P di 78 aa, paziente di nota artrosi, viene a trovarci nella nostra farmacia per chiedere un nostro aiuto su un suo problema che lo affligge da anni.
Soffre spesso di vertigini, al punto tale che a volte non può uscire di casa. Ha almeno due episodi al mese e quando accadono sono accompagnati anche da senso di nausea.
Bibliografia
R. Nuti e A. Caniggia, Metodologia Clinica, Minerva Medica 2002