Sanità

lug222011

L’Asl di Rimini a Federfarma: la distribuzione diretta piace ai cittadini

Prosegue la polemica tra la Asl e Federfarma Rimini sull’accordo che prevede di accrescere il volume dei farmaci destinati alla distribuzione diretta nelle aziende sanitarie locali. Dopo la protesta del sindacato dei titolari, che ha puntato il dito contro un aumento della spesa a carico del Servizio sanitario regionale dovuto proprio a questa scelta, il direttore generale dell’Asl di Rimini, Marcello Tonini, ha voluto ricordare come con questo sistema «si possano realizzare forti economie di scala, per esempio acquistando i prodotti direttamente dalle case farmaceutiche, magari attraverso consorzi. Quanto ai risparmi finora ottenuti, sono stati utilizzati per implementare i servizi offerti alla cittadinanza, in particolare attraverso il potenziamento degli organici, con l'assunzione di 600 unità tra medici e infermieri, e il miglioramento strutturale e tecnologico». Tonini aggiunge poi che erogare direttamente alcuni tipi di farmaci è una legittima possibilità per le aziende sanitarie, «anche se solo per specifiche patologie. In pratica l'Asl di Rimini ha aperto sul proprio territorio di riferimento punti, presidiati da farmacisti, che alle dimissioni da un ricovero o a seguito di prescrizioni dopo visita specialistica, nei casi previsti dalla norma, possono consegnare al paziente i farmaci necessari, garantendo la continuità del piano terapeutico. Il paziente può scegliere liberamente se accettare il piano dell'Asl o andare nella farmacia privata». Ma, è la conclusione del direttore generale, «i cittadini, quando correttamente informati, apprezzano il servizio».


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