gen302020
Latrodectus mactans, profilo e azione
Latrodectus mactans è un ragno il cui veleno trasparente solubile in acqua e nelle soluzioni alcaline, contiene enzimi ad azione pro-infiammatoria, serotonina, acido g-aminobutirico, lipoproteine e numerosi aminoacidi. Posologia e indicazioni d'uso
Latrodectus mactans, chiamato vedova nera negli Stati Uniti e malmignatta in Europa, è un aracnide appartenente alla famiglia dei Terididi. In Italia, questo
ragno velenososi trova soprattutto in Toscana, Lazio e Sardegna. Il
veleno è trasparente, solubile in acqua e nelle soluzioni alcaline. Esso contiene: enzimi ad azione pro-infiammatoria, come una ialuronidasi non patogena, alcune proteasi citotossiche e una glicogenasi; serotonina e acido g-aminobutirico, neuromediatori, lipoproteine e numerosi aminoacidi; una quindicina di frazioni proteiche, isolate mediante elettroforesi, che rappresentano la componente più tossica del veleno. L'azione periferica delle neurotossine sopra citate svolge una duplice stimolazione: colinergica, ovvero liberazione di acetilcolina responsabile dell'aumento delle secrezioni, dello spasmo bronchiale e delle contratture muscolari; adrenergica, che provoca tachicardia, aumento della pressione arteriosa e, forse, diminuzione della perfusione coronarica. Tossicologicamente il quadro dell'avvelenamento è caratterizzato dal "latrodectismo", un insieme di segni clinici che dimostrano soprattutto la tossicità del veleno, quali angoscia, allucinazioni, contratture muscolari, polipnea, miosi.
Principali indicazioni
Il rimedio non è ovviamente indicato per curare un infarto, bensì tutti quei sintomi che si verificano durante un infarto, quali nausee, dolori addominali e toracici, forte senso di angoscia.
Sintomi caratteristici e modalità
Precordialgia costrittiva, violenta, con sensazione di morte imminente. Irradiazione dolorosa e intollerabile al braccio sinistro o a entrambe le braccia e talvolta all'addome. Intorpidimento delle estremità. Cute fredda come il marmo. Polso rapido e filiforme. Peggioramento con il minimo movimento.
Posologia
La gravità della situazione richiede il ricovero d'urgenza, ma può essere comunque utile somministrare al malato una dose alla 15 o 30 CH diLatrodectus mactans per far diminuire rapidamente l'angoscia e il dolore, determinando un miglioramento delle condizioni del paziente e preparandolo alle usuali terapie di rianimazione. Se il trattamento omeopatico potrà continuarsi durante il ricovero, assieme a quello classico, la somministrazione del medicinale dovrà essere ripetuta in funzione dell'evolversi della sintomatologia dolorosa, in cinque granuli alla 30 CH ogni tre ore circa, diradando in base al miglioramento.
Il simile cura il simile
Il quadro dell'avvelenamento è caratterizzato da un periodo iniziale di febbre e malessere ai quali rapidamente subentrano angoscia intensa con sensazione di morte imminente, allucinazioni visive, agitazione psicomotoria, sensazione di vertigine, a cui segue un dolore precordiale costrittivo con dispnea e tachipnea e, infine, profonda astenia psicofisica, sonnolenza e obnubilamento del sensorio.
Italo GrassiSi ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione