gen112012
Latte crudo, ordinanza ministeriale ribadisce le indicazioni
Il latte crudo si acquista attraverso distributori automatici, appositamente registrati e controllati dalle Asl, che devono riportare correttamente l'indicazione che il latte crudo è da consumarsi previa bollitura, così come stabilito da un'ordinanza ministeriale del 10 dicembre 2008 il cui termine di validità è stato recentemente prorogato al 31 dicembre 2012. Il latte, spiega il ministero della Salute, «è sottoposto, lungo tutta la filiera, a rigidi controlli sanitari che portano ad avere un prodotto sicuro nel rispetto delle modalità di conservazione e di consumo». Dunque, sottolinea il dicastero, «si può perciò scegliere con tranquillità di acquistare indifferentemente il latte già trattato termicamente presso gli impianti industriali (pastorizzato o UHT) o il latte crudo, purché in quest'ultimo caso il consumatore, parte attiva nella sicurezza dei prodotti, rispetti l'indicazione di consumare il latte solo dopo bollitura, eliminando l'eventuale presenza di agenti patogeni che possono essere presenti nel latte pur nel rispetto di tutte le norme igieniche, ed evitando così che gli eventuali pericoli microbiologici si trasformino in rischi reali per la sua salute». L’intervento del Ministero giunge in seguito alla segnalazione, dell'Istituto zooprofilattico di Torino, di 18 casi di presenza di batteri patogeni nel latte crudo erogato dai 178 distributori del Piemonte nel 2011, e ribadisce che il consumo di latte crudo non sottoposto a trattamento termico provoca «seri rischi per la salute: basti pensare alla brucellosi o alla tubercolosi e, da ultimo, alle sindromi emolitico-uremiche nei bambini».