giu62011
Laurea in farmacia, oltre il 70% è donna
Dopo che nel 1991, per la prima volta in Italia, le immatricolate hanno superato i loro colleghi uomini, le donne all’università sono ulteriormente aumentate e oggi rappresentano oltre il 60% del complesso dei laureati
Dopo che nel 1991, per la prima volta in Italia, le immatricolate hanno superato i loro colleghi uomini, le donne all’università sono ulteriormente aumentate e oggi rappresentano oltre il 60% del complesso dei laureati. È quanto emerge nel XIII Profilo dei laureati italiani realizzato da Almalaurea e presentato al convegno “Qualità e valutazione del sistema universitario”, ospitato dall'Università di Sassari. Ed è un dato che riguarda ancora di più facoltà come quella di farmacia, le donne rappresentano, infatti, il 64% del complesso dei laureati specialistici a ciclo unico (Farmacia, Chimica e tecnologia farmaceutiche, Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura, Giurisprudenza). Ma il dato è ancora più eclatante nel comparto chimico-farmaceutico, rappresentato nell'indagine da laureati del 2009 e del 2007: nel 2009 le laureate sono state il 71,2% del totale, mentre nel 2007 erano il 73,4%. Per quanto riguarda l'occupazione, lavora il 65% degli intervistati che si sono laureati nel 2009; la percentuale sale all'80% tra i laureati nel 2007. Il lasso di tempo tra la laurea e l'inizio dell'attività lavorativa è, per entrambi i gruppi, di circa quattro mesi. Infine le donne sono anche più brave, il rapporto sottolinea che i migliori risultati raggiunti, quasi ovunque, sono quelli delle laureate rispetto ai loro colleghi uomini, non solo nei percorsi di studio storicamente a larghissima prevalenza femminile, tradizionalmente con votazioni più elevate, ma anche in un ventaglio sempre piu' esteso di percorsi disciplinari.