Sanità

dic12011

Lettieri: Ordini sì, ma più moderni

Il valore sociale delle professioni ordinistiche è un fatto inequivocabile. A essere necessaria è caso mai una riforma che elimini i residui di corporativismo, crei condizioni di competizione e garantisca la tutela della collettività. Questa la posizione di Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della commissione Sanità di Palazzo Madama e vice presidente Fofi, all’indomani dell’intervento del ministro della Giustizia Paola Severino, che ha escluso la cancellazione degli Ordini, ma ha sottolineato la necessità di una revisione dell’accesso alle professioni. Parole che per Lettieri «sono apprezzabili e condivisibili. Le professioni devono essere coinvolte in un processo riformatore di ammodernamento della normativa vigente che, tuttavia, non destrutturi il sistema, laddove anche in Europa, pur non esistendo gli Ordini professionali, vigono regolamentazioni atte a salvaguardare la qualità professionale e, dunque, i cittadini. L’attenzione e l’approccio posti dal Ministro alla questione sono, in questo senso, un ottimo viatico. Ma la questione va affrontata con serietà e senza controproducenti spinte ideologiche».


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