Sanità

apr32015

Liberalizzazioni, per Guidi (Mise) su fascia C partita ancora aperta

Liberalizzazioni, per Guidi (Mise) su fascia C partita ancora aperta
Nessuna pietra tombale sull'esclusione della fascia C dal processo di liberalizzazione avviato lo scorso 20 febbraio dal Consiglio dei ministri. È quanto si intuisce dalle affermazioni del ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi (foto) che, nella trasmissione Porta a porta, in merito al Ddl ha auspicato che «il Parlamento possa migliorare il testo». Ed entrando nel merito, ha aggiunto: «Credo che un farmacista possa erogare lo stesso servizio a tutela della salute sia in un punto della Gdo sia in una farmacia. Personalmente fatico a individuare una differenza». Al dibattito hanno preso parte diverse voci interessate allo sviluppo del Ddl Concorrenza: dalla Gdo, all'Antitrust e dai consumatori ai titolari di farmacia, rappresentati dal presidente di Federfarma, Annarosa Racca, il cui intervento ha sollevato diverse reazioni e polemiche nel comparto del farmaco. Racca, ribattendo al ministro, ha sottolineato che «un chirurgo non opera fuori dall'ospedale e per i farmacisti dovrebbe valere lo stesso principio». Ma ha anche ribadito che «l'importanza di erogare in farmacia la fascia C con ricetta è stata più volte evidenziata dal mondo della sanità» e, rispondendo a Giovanni Petruzzella, presidente dell'Antiturst, che sosteneva come la presenza del farmacista nella Gdo avrebbe tutelato la salute del cittadino in caso di dispensazione della fascia C fuori dalle farmacie, ha ricordato che anche secondo la Corte Costituzionale «cambiando il regime attuale ci sarebbe il rischio di un indebolimento delle farmacie». Ha poi aggiunto: «Credo che il governo abbia fatto una scelta corretta in funzione dei cittadini. Anche perché se tutti i medicinali venissero venduti nei supermercati, le farmacie chiuderebbero. Se iniziamo a vendere questi farmaci (Fascia C, ndr) nei supermercati, erodiamo sostentamento vitale alle farmacie».
Immediata la reazione del presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane Davide Gullotta secondo cui «l'intenzione di Federfarma è tutelare esclusivamente le rendite di posizione delle farmacie» e invita la Fofi a «battere un colpo prendendo una posizione chiara al riguardo». E chiarisce: «Affermando che la ricetta non segue il farmacista ma la struttura, Racca spezza ogni legame farmaco/farmacista in favore del capitale. Non c'è più interesse a valorizzare una professione quanto a difendere esclusivamente la propria rendita di posizione». Per il Movimento nazionale dei liberi farmacisti le argomentazioni del sindacato «come la possibile chiusura di farmacie, i rischi per la salute pubblica e l'inutilità di ulteriori liberalizzazioni perché prossima l'apertura di circa 3000 farmacie, sono fasulle, prive di fondamento e ampiamente sconfessate dai dati oggettive». E da entrambe le sigle arriva la richiesta di una presa di posizione e di un confronto.

Simona Zazzetta

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