Sanità

ott102017

Liguria, accordo Dpc verso operatività. A breve tavolo su presidi per diabetici

Liguria, accordo Dpc verso operatività. A breve tavolo su presidi per diabetici
Prosegue la tabella di marcia delle attività che dovranno portare a essere operativo - con una partenza probabilmente a gennaio - il nuovo accordo sulla Dpc in Liguria, siglato a fine giugno anche con l'obiettivo di omogeneizzare la situazione nelle varie Asl, che prevede acquisti centralizzati, tetto alla diretta e aumento della Dpc, con possibilità di attivare altri servizi anche sull'aderenza alla terapia. E intanto, proprio nella direzione di allargare il ruolo della farmacia sul territorio, «a breve verrà avviata una prima discussione sui presidi per diabetici» fa il punto Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria. «Sulla Dpc le farmacie sono pronte, sia per quanto riguarda i software e sia per la formazione. Le Asl hanno ricevuto tutte le indicazioni di operatività e sono stati messi a punto i protocolli con i distributori. Piano piano la macchina sta avviandosi. Il progetto ha richiesto tempo per mettere a punto processi funzionanti e garantire efficienza». Il nuovo accordo prevede acquisti centralizzati da parte del Centro unico costituito nell'ambito dell'Azienda sanitaria regionale (Alisa), che assegnerà i prodotti ai grossisti in base alla quota di mercato, mantenendo la libertà di scelta del distributore da parte delle farmacie, ed è a questo livello che si sono registrate alcune difficoltà che hanno portato a qualche rallentamento rispetto alla tabella di marcia.

«Il cambiamento è grande e la parte pubblica ha richiesto qualche assestamento ma ora le difficoltà amministrative sono state risolte». Tra i punti salienti, per la distribuzione per conto si passa dai circa 750mila pezzi del vecchio accordo a 1,4 milioni di pezzi, con regole che sono state già condivise da tutte le Asl (compresa la Asl di Imperia, che fino ad oggi era esclusa dagli accordi). Si prevede che i Nao siano distribuiti in farmacia e che le Asl possano distribuire in diretta solo il primo ciclo post-dimissione fino a un massimo di una confezione per molecola (esclusi iniettabili monodose) e il primo ciclo post visita specialistica. Il compenso riconosciuto alle farmacie per la Dpc è pari a 3,99 euro a confezione più Iva (4,49 per rurali e disagiate), compresa la quota del distributore, pari a 1,10 euro. Intanto, sempre sul fronte della Dpc, da Federfarma Salerno arriva la notizia di un corso dedicato ai farmaci della Dpc - in partenza il 21 ottobre - con l'obiettivo di fornire «un'ulteriore preparazione su molecole nuove, sugli effetti terapeutici e collaterali, sulla normativa» dal titolo "Farmaci PHT: i consigli del farmacista e normativa. Cardiovascolari, Antiaggreganti, Ipoglicemizzanti orali, Terapia Antitumorale, Antipsicotici atipici, Antiparkinsoniani. Normativa: Legge 648/96, farmaci orfani e per uso compassionevole". L'iniziativa, che ha anche l'obiettivo di «illustrare le modalità operative ed informatiche dei farmaci dispensati in Dpc», è realizzata insieme all'Ordine dei farmacisti della provincia di Salerno. «Federfarma e l'Ordine dei farmacisti» spiega in una nota il presidente di Federfarma Salerno Pandolfi «produrremo ogni sforzo organizzativo ed economico per consentire di qualificare ulteriormente la figura del farmacista, che, ad oggi, resta, nelle statistiche nazionali, la figura sanitaria più amata ed interpellata da parte dei pazienti. Ed è l'unica figura professionale sempre presente su tutto il territorio nazionale, in ogni paese o città, 24 ore al giorno, in ambito privato e pubblico, disponibile senza appuntamento».


Francesca Giani
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