mar32014
Londra: screening in farmacia identifica enfisema e Bpco
Un esperimento pilota, in due quartieri londinesi, disegnato per intercettare il tumore al polmone in fase precoce non ha raggiunto lo scopo ma si è dimostrato estremamente efficace nell’individuare soggetti con enfisema polmonare e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) non ancora diagnosticati. L’iniziativa, unica nel suo genere, prevedeva che nei casi sospetti il farmacista potesse bypassare il medico di medicina generale e inviare il paziente direttamente all’ospedale. In una prima fase il progetto (del 2011) ha visto la partecipazione di 18 farmacie, dei distretti di Croydon e di Wandsworth, e una durata di tre mesi. Nella seconda fase si è allargato il bacino d’utenza includendo i distretti di Sutton e Merton e portando a 43 il numero di farmacie partecipanti, l’esperimento è durato sei mesi, fino a marzo 2013. Il servizio si svolgeva in questo modo: il farmacista offriva una consulenza specifica agli over 50enni, fumatori o ex fumatori, che si recavano in farmacia per acquistare farmaci per la tosse o sostituti della nicotina, o che avessero una ricetta per un problema respiratorio o chiedessero consigli per una malattia respiratoria. In presenza di indici che facessero sospettare un tumore al polmone il farmacista poteva inviare direttamente il paziente a un consulente dell’ambulatorio ospedaliero di malattie respiratorie. All’incirca 47 pazienti hanno accettato di recarsi in ospedale e di questi il 66% ha poi ricevuto una diagnosi concreta, il 30% per esempio ha scoperto di soffrire di enfisema o Bpco moderati o gravi. Cosa ancor più importante il gradimento dei pazienti, che hanno riferito di trovare molto più facile parlare del loro rischio di cancro al polmone con il farmacista piuttosto che con il medico. (E.L.)