nov152019
Lotteria scontrini, il commercialista: criticità per farmacie da rinvio e adempimenti
A gennaio partirà la lotteria degli scontrini, farmacie escluse fino a giugno. Il parere del commercialista De Carli: le farmacie si ritroveranno in difficoltà
Partirà dal primo gennaio la lotteria degli scontrini e entro quella data tutti i registratori telematici dovranno essere adattati per la eventuale lettura ottica del codice lotteria del cliente e per l'invio dei dati relativi, anche se saranno escluse, fino al 30 giugno, le farmacie, che non potranno quindi acquisire il codice e non procederanno all'invio dei dati al sistema lotteria. Una situazione questa, legata alle necessità in tema di privacy, che «sembra solo in apparenza essere una semplificazione, ma che porta in realtà complicazioni e criticità per le farmacie, penalizzandole» ha fatto il punto
Stefano De Carli, commercialista dello studio Luce di Modena.
Esclusione delle farmacie e adempimenti
Secondo quanto ha disposto il provvedimento dell'Agenzia delle entrate di fine ottobre, infatti, «entro il 31 dicembre 2019 tutti i modelli dei Registratori Telematici e la procedura web» messa a disposizione dall'Agenzia «sono configurati al fine di consentire, a partire dal 1° gennaio 2020, la trasmissione dei dati necessari all'attuazione della lotteria». In particolare, devono permettere «anche mediante lettura ottica, l'acquisizione di un codice lotteria» che il cliente stesso dovrà procurarsi sul portale dedicato e che «rilascerà in maniera facoltativa al momento della effettuazione dell'operazione». Per quanto riguarda «i documenti commerciali da trasmettere» al sistema lotteria, questi «sono esclusivamente quelli» con «il codice lotteria», che corrisponde, di fatto, a una espressione della «volontà» di partecipare. Sarà poi «il Registratore Telematico stesso a generare il tracciato record composto da tutti i documenti, cosiÌ come memorizzato, per poi trasmetterlo all'Agenzia delle Entrate» tramite «un apposito servizio "lotteria/corrispettivi"». Ma, come era stato anticipato, «fino al 30 giugno 2020, i Registratori Telematici (RT), utilizzati dai soggetti tenuti all'invio dei dati al sistema Tessera Sanitaria (TS), non possono trasmettere i dati necessari all'attuazione della lotteria». Questo «al fine di individuare soluzioni tecniche che possano rispettare le previsioni del regolamento Ue» in tema di privacy: «al riguardo i soggetti in questione non acquisiscono il codice lotteria dei clienti», fino appunto al 30 giugno.
Impatto del rinvio su ingressi e incassi
Questa la teoria: «Le farmacie» spiega De Carli «si ritroveranno in una situazione di difficoltà. Dal momento che, se nulla cambia, tutti gli altri esercizi partiranno al primo gennaio con la lotteria, occorrerà di volta in volta far capire agli utenti della farmacia che la categoria è stata esclusa. Ma questo è il meno: poiché, nel provvedimento, l'Agenzia parla genericamente dei soggetti tenuti all'invio dei dati al sistema tessera sanitaria, non viene fatta una distinzione tra quelli che sono i prodotti che generano dati "sensibili" e su cui può esserci il problema di privacy individuato dal Garante e quelli invece, come il parafarmaco, che possono addirittura essere venduti in altri canali. Pensiamo per esempio al paradosso che si potrebbe venire a creare su cosmetici e creme, almeno stando a quella che sembra essere per ora la situazione: succederà che per l'acquirente che entra in farmacia non sarà possibile partecipare alla lotteria degli scontrini, mentre per colui che si rivolgerà alla profumeria sì? Il rischio in questo caso sarebbe quello di vedere una riduzione degli ingressi in farmacia. Va detto che il sistema delle sanzioni sul punto non sembra entrare nello specifico, ma sarebbe comunque auspicabile un chiarimento prima della partenza».
Registratori telematici e annullamento degli scontrini
Senza poi contare tutte le difficoltà legate all'adempimento: «Bisognerà capire i tempi realisticamente necessari per adattare tutti i registratori telematici, così come un dubbio che abbiamo colto è che se la probabilità è legata allo scontrino, indipendentemente dall'importo, potrà forse generarsi una situazione per cui i clienti chiederanno scontrini per ogni prodotto, invece che, come oggi, uno scontrino cumulativo, con un ulteriore aggravio di incombenze per il farmacista al banco?». E su adempimenti e incombenze «non è finita: pensiamo a quanto sarà complicato annullare uno scontrino: in caso di reso o annullo, relativo ai documenti commerciali precedentemente trasmessi, dovrà esserne data comunicazione anche in riferimento alla lotteria». Insomma, una situazione che rischia di essere «penalizzante per la farmacia». Francesca Giani
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