nov182016
Manovra, ammissibile emendamento su rurali. Orlandi: boccata d'ossigeno ma non panacea
La discussione sulla legge di Bilancio, da parte della V commissione della Camera, si avvia verso gli step finali e, per ciò che attiene al settore farmaceutico la Fofi ha reso noti gli emendamenti al vaglio, che spaziano dalla distribuzione alla remunerazione delle farmacie. Ma vengono anche menzionate proposte di modifica alle norme riguardanti il fondo per l'innovazione. Tra gli emendamenti all'art. 59 "Disposizioni in materia di assistenza sanitaria", presentati e ritenuti ammissibili, di rilievo per la categoria il 59.79 a firma degli On. Tancredi, Piccone; il 59.73 a firma degli On. Tancredi, Piccone e 59.20 a firma dell'On. Gelli, volti ad innalzare i limiti di fatturato delle farmacie rurali che danno diritto ad agevolazioni.
«Sarebbe una vera boccata di ossigeno per le rurali - commenta a Farmacista33
Alfredo Orlandi, presidente del Sunifar - che spesso sono in difficoltà. È qualcosa che avvicina la buona politica al buon mondo del lavoro». Orlandi aggiunge che l'eventuale aumento di fatturato non è certo una panacea vista la mole di trattenute imposte dalla legge che le rurali si trovano a dover pagare. «Sarebbero quasi mille - precisa - quelle che ne trarrebbero benefici». Ma il presidente Sunifar fa anche un'altra precisazione e, nello specifico, affronta il tema del concorso e delle graduatorie. «Se da una parte l'emendamento vuole premiare le rurali, dall'altro non capisco per quale motivo le Regioni, anche dopo l'ennesimo pronunciamento della magistratura, non decidono nelle assegnazioni dei punteggi riconoscendo ai farmacisti rurali quello che gli è dovuto».
Alcune delle proposte presentate alla legge di Bilancio riguardano, inoltre, il sistema di tracciabilità dei farmaci; le procedure pubbliche di acquisto dei farmaci e il rapporto di biosimilarità. Il provvedimento sarà calendarizzato per tutte le sedute di questa settimana della Commissione Bilancio e l'esame in sede referente dovrà concludersi entro il 24 novembre, o al massimo per il giorno successivo, considerato che per tale data è previsto l'avvio della discussione in Assemblea. Il Governo dovrebbe porre la questione di fiducia e la Camera licenziare il testo entro domenica, in tempo per la pausa pre-referendum. Dopo il via libera della Camera, il testo dovrà passare all'altro ramo del Parlamento.
Rossella Gemma