dic162011
Meglio i sartani per lo scompenso cardiaco dopo i 65 anni
Nei pazienti ultra65enni con scompenso cardiaco ma funzione ventricolare sinistra (Lvef) preservata, la prescrizione di sartani in fase di dimissione ospedaliera si associa, rispetto a quella con Ace-inbitori, a una ridotta mortalità e alla tendenza a un minor numero di ricoveri. Il dato proviene da uno studio realizzato da Yan Zhang, dell'università dell'Alabama a Birmingham (Usa), e collaboratori, su 4.044 soggetti ospedalizzati per insufficienza cardiaca in un centinaio di strutture dell'Alabama ai quali, al termine del ricovero, sono stati prescritti Ace-inibitori (n = 3.383) oppure sartani (n = 661). A un follow-up superiore a 8 anni, la mortalità generale si è attestata sul 63% e sul 68% dei pazienti in terapia, rispettivamente, con sartani e Ace-inibitori. Questa differenza si è dimostrata significativa solo nei pazienti con Lvef > 45% ma non in quelli con Lvef < 45%.
Am J Cardiol, 2011; 108(10):1443-8