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Milleproroghe, al via iter parlamentare. Farmacie fiduciose su remunerazione
Anche quest'anno il decreto Milleproroghe, varato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre e pubblicato in Gazzetta a fine 2015, ha iniziato la prima fase del suo iter arrivando alla Camera. Lo ha annunciato in Aula il presidente di turno,
Roberto Giachetti. Il provvedimento, che in prima lettura passa nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio, stabilisce al suo interno in particolare quattro proroghe. La prima, in tema di lavoratori marittimi, sancisce che i certificati di addestramento debbano essere rinnovati entro 18 mesi dall'entrata in vigore del decreto. C'è poi il nuovo sistema di remunerazione di farmacie e grossisti, che doveva essere varato addirittura entro il 2012 ed era già stato oggetti di altre proroghe, e che scatterà, invece, dal 1° gennaio 2017. Poi, le tariffe massime per l'assistenza ambulatoriale e protesica che sono state prorogate fino al 30 settembre, mentre quelle ospedaliere sono prorogate fino al 31 dicembre 2016. Sulla questione della filiera distributiva dei farmaci, slitta dunque al primo gennaio 2017 il termine per passare a quel «sistema misto» che, come recitava la legge 135/2012, avrebbe dovuto essere definito con un accordo tra Aifa e sigle della filiera.
Come si ricorderà, un'intesa venne raggiunta nell'ottobre di quell'anno ma il ministero delle Finanze non la ratificò e la trattativa finì in stallo. La nuova proroga, accolta positivamente da Federfarma (che già aveva avuto adeguate garanzie sul rinvio), smentisce le pessimistiche previsioni di chi, nelle ultime settimane, aveva insistito perché la filiera arrivasse rapidamente a un accordo e scongiurasse l'eventualità che, a gennaio, il ministero della Salute imponesse unilateralmente a farmacie e distributori una nuova remunerazione. Lo slittamento offre ora l'opportunità di studiare una nuova proposta di riforma, da collegare al capitolo farmaci innovativi affrontato anche dalla Legge di Stabilità appena approvata.