gen112017
Milleproroghe inizia iter conversione. Da De Biasi prime indicazioni di modifica
Ha avviato il suo iter per la conversione in legge il decreto Milleproroghe, oggi in agenda in commissione Affari costituzionali (relatore Stefano Collina), che ieri ha visto l'intervento di
Emilia De Biasi, presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato (in sede consultiva). Il provvedimento, come si ricorderà, è in vigore dal 30 dicembre e dovrà essere convertito in legge entro il 28 febbraio.
Tra i principali temi di carattere sanitario oggetto di proroga, la revisione del sistema di governo del settore farmaceutico e della remunerazione della filiera distributiva, il sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti, i termini di indizione e conclusione delle procedure concorsuali straordinarie - slittate rispettivamente al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2018 - per l'assunzione di personale medico, tecnico-professionale e infermieristico, che "gli enti del Servizio sanitario nazionale possono attivare per far fronte alle eventuali esigenze assunzionali emerse nei piani di fabbisogno del personale (predisposti dalle regioni e dalle province autonome e valutati dal Tavolo di verifica degli adempimenti e dal Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria)", nonché il termine per la stipula di contratti di lavoro flessibile. E proprio sui concorsi, come si legge per altro nella scheda di lettura del servizio studi del senato, è stato sottolineato dalla De Biasi che si tratta di provvedimenti "necessari in quanto non tutte le regioni e province autonome hanno presentato ai tavoli tecnici i provvedimenti definitivi di programmazione della rete ospedaliera e dell'emergenza-urgenza e i piani di fabbisogno del personale".
Per quanto riguarda poi il sistema farmaco e la remunerazione sono stati ricordati "i criteri a cui deve essere improntato l'accordo: estensione delle modalità di tracciabilità e controllo a tutte le forme di distribuzione dei farmaci; possibilità di introduzione di una remunerazione della farmacia basata su una prestazione fissa in aggiunta ad una ridotta percentuale sul prezzo di riferimento del farmaco che, stante la prospettata evoluzione del mercato farmaceutico, garantisca una riduzione della spesa per il Servizio sanitario nazionale". E tra gli altri aspetti di carattere sanitario del provvedimento, è stata rilevata anche l'esistenza di "due nodi problematici, rispetto ai quali ci saranno indicazioni specifiche nell'ambito della proposta di parere e conseguenti iniziative in sede emendativa: l'insufficienza della proroga concernente la decorrenza delle disposizioni in tema di sperimentazione animale (per la quale è necessaria una dilazione di cinque anni, essendo la proroga di un anno, attualmente prevista dal testo, inadeguata rispetto alle esigenze manifestate dai ricercatori italiani); la mancanza di una disposizione volta a risolvere le criticità legate alla condizione di precariato in cui versano numerosi collaboratori dell'Istituto superiore di sanità (disposizione che non è stato possibile inserire nella legge di bilancio 2017, malgrado l'esigenza fosse largamente avvertita, anche da parte del Governo)".
Francesca Giani