Sanità

ott142011

Mnlf, con proposte Federfarma meno posti di lavoro

«Mentre Draghi e Trichet chiedono ai governi nazionali europei di avere più coraggio e di liberalizzare le professioni chiuse, si continua ad ascoltare chi non vuole perdere i propri privilegi. Invece di liberare risorse umane ed economiche eliminando ingiustificate rendite di posizione si continua a tutelare chi ostacola la crescita del Paese» così il Movimento nazionale dei liberi farmacisti (Mnlf) commenta il documento presentato da Federfarma al Governo. La proposta dei titolari di farmacia, porterà, secondo Mnlf, a una perdita di 5000 posti di lavoro e alla chiusura di almeno 2500 aziende. Mnlf ritiene che «in un momento economico così drammatico per l’Italia si debbano rompere gli indugi e liberalizzare la distribuzione al dettaglio dei farmaci con la necessaria presenza del farmacista, a dispetto di quanto vorrebbe invece Federfarma per i farmaci d’automedicazione». Non solo, continua la nota dei liberi farmacisti, «in questo modo non verranno persi posti di lavoro e nuove aziende verranno create, ma liberalizzando il prezzo dei farmaci con obbligo di ricetta non a carico del Sistema Sanitario Nazionale sarà possibile ridurre i costi dei medicinali per i cittadini e generare risparmi importanti».


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