Sanità

ott252011

Mnlf, liberalizzare gli ordini per la crescita del Paese

La liberalizzazione degli ordini professionali è un provvedimento che dovrebbe essere aggiunto all’eliminazione delle rigidità del mercato del lavoro e alla privatizzazione dei servizi erogati dal settore pubblico per rilanciare la concorrenza dei mercati e, di conseguenza, indurre quel processo di crescita nella competitività e nella produttività del Paese chiesto dalla Bce (la Banca centrale europea). L’appello arriva dal Movimento nazionale liberi farmacisti all’indomani dell’ennesimo pressing di Bruxelles verso l’Italia, chiamata ora a dare una risposta entro mercoledì alla riduzione del debito e al problema della crescita del Paese. Il Mnlf ricorda al riguardo l’ultimo bollettino mensile della Bce «in cui l’Eurotower torna sulla necessità di fare al più presto le riforme strutturali. Infatti, insieme al risanamento, secondo quanto scrive al Bce, è indispensabile adottare urgentemente politiche di sviluppo che liberino le economie da ingiustificate restrizioni alla concorrenza». A dare man forte anche l’Anpi, l’associazione nazionale parafarmacie, che denuncia: «Le misure proposte dalla maggioranza sono il frutto dei soliti compromessi per non scontentare l’elettorato. È di questi giorni la proposta del Governo per una riforma liberale del sistema distributivo del farmaco. Peccato però che dopo la consultazioni con Federfarma quella proposta sia stata ritirata. I veti incrociati, per piccole convenienze elettorali, oggi non sono più possibili. Il Paese non può permettersi di rinviare quelle riforme, a costo zero per l’erario, in grado di liberare risorse, creare occupazione e generare concorrenza».


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