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mag52015

Nuovi farmaci per emofilia B, tosse, asma, doppio mento e dolore acuto

Nuovi farmaci per emofilia B, tosse, asma, doppio mento e dolore acuto

Negli Stati Uniti la Food and drug adminastration (Fda) ha approvato trenonacog alfa, una nuova forma ricombinante del fattore IX della coagulazione (Ixinity di Emergent BioSolutions), per somministrazione endovenosa per il controllo e la prevenzione degli episodi di sanguinamento e per la gestione perioperatoria di adulti e bambini, dai 12 anni d'età, con emofilia B. L'autorità regolatoria Usa ha poi autorizzato una sospensione orale di codeina e clorfeniramina (Tuzistra XR di Vernalis e Tris Pharma), in formulazione a lento rilascio, per un sollievo prolungato di almeno 12 ore dalla tosse e dai sintomi associati alle allergie del tratto respiratorio superiore. Il farmaco per uso orale è indicato esclusivamente negli adulti, mentre ne è vietato l'uso in soggetti con meno di 18 anni. Ampliamento delle indicazioni per l'aerosol a base di fluticasone e vilanterolo (Breo Ellipta di GlaxoSmithKline e Theravance) ora indicato per il trattamento dell'asma negli adulti dai 18 anni d'età mentre ne resta, per ora, precluso l'impiego negli adolescenti, richiesta che era parte del dossier di registrazione. Il farmaco si somministra per via inalatoria ed era già autorizzato per il mantenimento a lungo termine della Bpco, mentre in Europa possiede già entrambe le indicazioni. Assoluta novità, invece, è il primo trattamento per il doppio mento: autorizzato dall'Fda è a base di acido desossicolico (Kybella di Kythera): si inietta localmente e scioglie il grasso. Il farmaco, che potrebbe rivoluzionare le tecniche di liposuzione, agisce inducendo citolisi, cioè la distruzione delle membrane cellulari: se iniettato a livello degli adipociti ne provoca l'esplosione, con liberazione dei grassi contenuti che vengono gradualmente riassorbiti dall'organismo. Sicurezza dimostrata solo per il doppio mento, da evitare assolutamente l'iniezione in altri distretti corporei. Infine la Fda ha approvato il primo dispositivo autogestibile dal paziente per la somministrazione transdermica di fentanile. Si tratta di uno strumento adesivo, delle dimensioni di una carta di credito, preprogrammato per il rilascio di fentanile in seguito a stimolazione iontoforetica (stimolo elettrico del farmaco in soluzione), che il paziente ricoverato in ospedale potrà utilizzare per alleviare il dolore postoperatorio. Il dispositivo è stato studiato per minimizzare il rischio di esposizione accidentale agli oppiodi e il conseguente pericolo di depressione respiratoria. (E.L.)



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