Sanità

ott272016

Nuovo sisma in Centro Italia. D'Avella: piccole farmacie rurali inagibili

Nuovo sisma in Centro Italia. D’Avella: piccole farmacie rurali inagibili
Una nuova scossa di terremoto ha colpito il Centro Italia: uno sciame sismico iniziato ieri (mercoledì) sera ha provocato ingenti danni ai paesi della Valnerina e ha peggiorato la situazione nelle zone già colpite. Nei piccoli paesi colpiti più pesantemente diverse farmacie sono state dichiarate inagibili.
Lo fa sapere Pasquale D'Avella presidente di Federfarma Marche contattato in mattinata da Farmacista33: «Al momento i titolari delle farmacie di Muccia e di Pieve Torina ci hanno segnalato l'inagibilità dei locali. Si tratta di piccole farmacie rurali ed è probabile che anche in altri centri come Visso che ha 1.200 abitanti e Ussita le farmacie non siano agibili. Federfarma regionale ha intanto incontrati i dirigenti sanitari della Regione Marche per chiedere l'estensione dell'esenzione del codice di esenzione, T16, previsto nella delibera varata per Arquata del Tronto e ha preso contatti con Federfarma Piemonte per l'invio di due container e di una camper attrezzati come farmacie».

A conferma delle informazioni raccolte nelle prime ore della giornata, una nota di Federfarma nazionale indica che «risultano danneggiate e, almeno in parte inagibili, le farmacie di Ussita, Muccia, Pieve Torina, Camerino, in provincia di Macerata e di Norcia, Preci e Cascia, in provincia di Perugia».Si apprende che «i farmacisti dei centri colpiti stanno garantendo la dispensazione dei farmaci e dei prodotti sanitari necessari alla popolazione, anche con il supporto dei Vigili del fuoco per il recupero dei prodotti all'interno delle strutture inagibili».
I presidenti di Federfarma Marche, Macerata e Umbria hanno incontrato le Autorità e con la Protezione civile per definire le modalità più efficaci per assicurare l'assistenza farmaceutica alla popolazione in condizioni di forte disagio. È stata richiesta, come avvenuto per il sisma del 24 agosto, l'erogazione gratuita dei medicinali di fascia A e C per i residenti nelle zone colpite. «Ancora una volta, le farmacie si stanno dimostrando un punto di riferimento essenziale per la popolazione, grazie alla loro presenza capillare sul territorio e alla professionalità e alla disponibilità e allo spirito di servizio dei farmacisti che in essi operano. A questi colleghi va la solidarietà e l'apprezzamento per il lavoro svolto da tutti i titolari di farmacia italiani» dichiara Annarosa Racca, Presidente di Federfarma.

Anche Credifarma la finanziaria dei farmacisti ha già attivato le disposizioni a sostegno delle farmacie colpite dal sisma tramite un pacchetto di interventi finanziari. «Viene sospeso per 12 mesi il rimborso delle rate dei finanziamenti - afferma l'Amministratore Delegato Marco Alessandrini - in aggiunta al fine di sostenere i primi interventi, mettiamo a disposizione delle Farmacie associate a Federfarma, l'equivalente di una Dcr a tasso zero rimborsabile in 6 mesi. Un sostegno concreto per essere insieme alle Farmacie che mai come in questo momento sono uno dei primi punti di riferimento per le popolazioni colpite dal sisma».

Il Consiglio dei ministri ha esteso lo stato d'emergenza deliberato per le aree del centro Italia alle zone colpite questa notte da un nuovo terremoto. Vengono inoltre stanziati 40 milioni. Il sisma è iniziato mercoledì alle 19:10 con magnitudo 5,4 della scala Richter con epicentro a Castelsantangelo sul Nera, sui Monti Sibillini. Una seconda, ancora più forte (5.9 della scala Richter), è stata registrata alle 21,18 con epicentro poco lontano, nel comune di Ussita; una terza alle ore 23.42 di magnitudo 4.6. I comuni più colpiti sono quelli nella zona di Macerata tra Ussita, Visso, Preci, Camerino e Castelsantangelo sul Nera. Il bilancio delle vittime è di un morto per infarto a Tolentino, alcuni feriti e crolli di edifici. La Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha localizzato oltre 200 eventi: «Sono oltre 40 - spiega- quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, tre i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e due di magnitudo maggiore di 5».

Simona Zazzetta
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