set212019
Occupazione, assunzioni in stallo: difficoltà di accesso ai bonus
Occupazione e assunzioni: in un generale quadro di stallo, un riassunto dei bonus e delle agevolazioni
Gap tra numero di laureati annuo e tasso di occupazione, allungamento nel tempo tra la fine degli studi e il primo posto di lavoro, situazioni di precariato e sotto occupazione. Sono situazioni che ormai, da diverso tempo, sono comuni a più settori e che, come si sa, hanno interessato anche i farmacisti. Da parte delle imprese, da più parti, si invocano interventi e si guarda anche agli incentivi alle assunzioni, che possono essere un primo sostegno. E proprio su questi i riflettori sono accesi perché, come ha spiegato di recente, in un incontro tecnico con Inps, il consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, possono esserci difficoltà nell'accesso. Vale la pena, allora, ricapitolare i bonus che al momento sono validi.
Bonus Sud: fondi non utilizzabili
In particolare, la segnalazione degli esperti del lavoro, nel corso di un tavolo tecnico con Inps di metà mese, ha riguardato il Bonus sud per il quale sono state riscontrate alcune criticità. Il Bonus come si ricorderà era in attesa, per essere pienamente operativo, della circolare attuativa Inps, che è arrivata a metà luglio ed è andata a recepire le ultime novità del cosiddetto Decreto Crescita relative all'estensione del Bonus al periodo 1 gennaio 30 aprile 2019.
Ma, secondo il documento dei consulenti del lavoro, «l'agevolazione spetta nei limiti delle risorse stanziate, che ammontano complessivamente a 320 milioni di euro. Di questi, 120 milioni di euro, sono destinati alle assunzioni effettuate a partire dal 1° maggio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, mentre 200 milioni, aggiunti successivamente, sono destinati alle sole assunzioni effettuate nel periodo dal 1° gennaio al 30 aprile 2019, come previsto dal D.L. n. 34/2019. Ad oggi i 120 milioni risultano esauriti, mentre i 200 milioni destinati alle sole assunzioni effettuate entro aprile 2019, pur residuando di 88 milioni, sono sostanzialmente inutilizzabili», rendendo di fatto al momento inaccessibile il Bonus. Nel documento è stata anche ventilata una soluzione - prevedendo che «i fondi ancora disponibili per il primo quadrimestre del 2019 vengano utilizzati per coprire le richieste relative alle istanze effettuate nei mesi successivi» - e, a quanto si riferisce, sembra esserci apertura da parte delle istituzioni.
Gli altri incentivi alle assunzioni
Tra gli altri incentivi sul tappeto, le criticità che erano state segnalate nel primo quadrimestre, sono andate rientrando. In particolare, tra i Bonus definiti dalla normativa e ritenuti utile dalle imprese, c'è anche quello per gli under 35 per assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti, rinnovato anche per il 2019 e il 2020.
Con la misura, viene di fatto «riconosciuto, per un periodo massimo di trentasei mesi, l'esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali complessivi (con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail), nel limite massimo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche».
L'esonero spetta in occasione della «prima assunzione» per coloro che «non siano stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro. Non sono ostativi al riconoscimento dell'esonero gli eventuali periodi di apprendistato svolti presso un altro datore di lavoro e non proseguiti in rapporto a tempo indeterminato». Nel caso in cui per un lavoratore l'esonero sia stato solo parzialmente fruito, in occasione di una nuova assunzione a tempo indeterminato con altri datori di lavoro, «il beneficio è riconosciuto agli stessi datori per il periodo residuo utile alla piena fruizione, indipendentemente dall'età anagrafica del lavoratore alla data delle nuove assunzioni». In ogni caso, «l'esonero contributivo spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l'assunzione, non abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi, nella medesima unità produttiva».
Bonus eccellenze
Sempre destinato ai giovani è anche il Bonus eccellenze, previsto nella legge Bilancio 2019. L'incentivo va a neolaureati «entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento del trentesimo anno di età» con «votazione di 110 e lode e una media ponderata di almeno 108/110» o a chi è in «possesso di un dottorato di ricerca conseguito prima del compimento del trentaquattresimo anno di età», entrambi ottenuti nel «periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019». In entrambi i casi, il conseguimento del titolo deve essere avvenuto nel «periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019». Si tratta anche in questo caso di un «esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail)». È fruibile «per un periodo massimo di dodici mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata». Va detto che la misura è «cumulabile con altri incentivi all'assunzione, di natura economica o contributiva, definiti su base nazionale e regionale». L'assunzione a ogni modo deve essere avvenuta tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019.
Francesca Giani