Sanità

apr132011

Ok tecnico al piano vaccini, ora tocca a Stato-Regioni

Il nuovo piano nazionale vaccini, varato nel luglio 2010, è stato approvato integralmente dal coordinamento Stato-Regioni dal punto di vista tecnico. Ora deve avere l'approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni. A fare il punto sui lavori del piano è Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene dell'università Cattolica di Roma, a margine di un convegno sul diabete. «Il problema però è che fintanto che non si arriva a un accordo sulla ripartizione del Fondo Sanitario nazionale» spiega «e le regioni non sanno su quali e quante risorse possono contare, l'approvazione e attuazione del Piano vaccini rimangono in sospeso». L'invito da parte dei medici igienisti è che il Veneto, il cui assessore alla Salute ha il ruolo di coordinatore di tutti gli altri assessori regionali alla Salute, «svolga effettivamente tale funzione di coordinamento» continua «Altrimenti ogni regione va per conto suo». Per quanto riguarda invece la vaccinazione anti-influenzale in questa stagione, «i dati sulla copertura» conclude Ricciardi «ci dicono che è stata inferiore rispetto agli altri anni. In parte perché non c'é stata un'epidemia influenzale pesante, in parte perché si sta sviluppando nel nostro Paese una forte diffidenza verso i vaccini, che generalmente si pensa riguardino solo i bambini e gli anziani».


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