FITOTERAPIA

giu252015

Olio essenziale di menta: miorilassante poliedrico e rinfrescante

La menta è assolutamente una pianta da utilizzare in estate. Il suo infuso è una bevanda rinfrescante utile contro i colpi di calore. Ma è l’olio essenziale ad essere il vero rimedio fitoterapico, quello cioè che presenta delle indicazioni scientificamente provate

Con i primi caldi intensi molte persone si lamentano di forti mal di testa, di disturbi oculari o reazioni cutanee improvvise. In casi più gravi possono comparire anche febbri esantematiche e patologie polmonari. Per la Medicina tradizionale cinese tutti questi sintomi sono connessi con il vento caldo esterno. Nello specifico il fattore patogeno legato al calore entra nel nostro organismo danneggiando lo yin interno. L'eccesso di yang che ne consegue si propagherebbe verso l'alto consumando il Qi nei polmoni. Il rimedio cinese di elezione in questi casi è rappresentato dal Bo He, ovvero la Menta arvensis. Anche nella tradizione europea la menta ha sempre avuto un ruolo di primo piano sia in campo alimentare che in medicina. Da noi cresce abbondante la specie piperita; la si può trovare nei giardini o in riva ai fossati. Si narra che il dio greco Plutone si innamorò perdutamente di una ninfa chiamata Menta. Persefone, moglie di Plutone, gelosa della bellissima ragazza, le rivolse contro una maledizione trasformandola in un vegetale. Allora il dio provando compassione per la ninfa le regalò il meraviglioso profumo che noi tutti conosciamo. Ed è proprio l'olio essenziale (o.e.) di menta ad essere attivo come medicinale in virtù del suo contenuto di mentolo. Questa piccola molecola esibisce un'attività spasmolitica sulla muscolatura liscia interferendo con il recettore/canale Trpm8, coinvolto nell'efflusso dello ione calcio. Questa sua attività spasmolitica può essere opportunamente sfruttata in terapia contro i sintomi legati alla sindrome del colon irritabile (0,2 - 0,4 ml di o.e. per tre volte al giorno veicolato in capsule gastro-resistenti ed entero-specifiche). Ma non è tutto. Gli estratti di menta in genere possono risultare utili contro la flatulenza, le coliche spastiche, la dispepsia e per favorire il rilascio di bile dal fegato. Inoltre la commissione E tedesca raccomanda l'infuso di foglie come rimedio diaforetico per trattare raffreddori ed influenza. Infine una soluzione alcolica al 10% di o.e. di menta può essere opportunamente applicata sulle tempie per trattare l'emicrania muscolo tensiva o sulle zone affette da neuralgia post-erpetica. Tuttavia è necessario avvertire che rilassando la muscolatura liscia in generale, l'o.e. di menta agisce anche su tutti gli sfinteri, per cui è da evitare in casi di ernia iatale, di reflusso gastro-esofageo ed in soggetti affetti da calcolosi biliare e renale. È inoltre assolutamente controindicato in presenza di patologie infiammatorie epatiche e biliari.

Angelo Siviero
Farmacista esperto in fitoterapia e galenica, Padova
sivieroangelo1@gmail.com



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