ott32012
Oseltamivir e trimetazidina, avvertenze dall’Aifa
Due importanti alert da parte dell’Aifa: il primo riguarda oseltamivir (Tamiflu di Hoffmann-La Roche) e l’altro i medicinali a base di trimetazidina (Vastarel di Stroder). Per oseltamivir sono in arrivo confezioni della sospensione orale con diversa concentrazione: si passa dai precedenti 12mg/ml agli attuali 6mg/ml, l’unità di misura del dispenser cambierà da milligrammi (mg) a millilitri (ml) e le tabelle di dosaggio riportate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp) europeo verranno modificate con l’inclusione di una colonna per il volume in millilitri in riferimento alla nuova formulazione da 6 mg/ml. Ai farmacisti si chiede di segnalare la nuova confezione, che sostituisce la precedente, e informare i pazienti circa le corrette modalità d’uso. A seguito di una revisione di tutti i dati disponibili, il Comitato europeo per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp) ha concluso che il rapporto beneficio/rischio dei medicinali a base di trimetazidina resta positivo solo come terapia aggiuntiva in una popolazione limitata di pazienti con angina pectoris stabile che non sono adeguatamente controllati o che sono intolleranti alle terapie antianginose di prima linea. Pertanto tutte le altre indicazioni sono eliminate e l’Aifa ha diramato la nota che segue:
- il profilo beneficio/rischio di trimetazidina non la rende più indicata per il trattamento sintomatico delle vertigini e degli acufeni nonché per il trattamento sintomatico della riduzione dell’acuità visiva e dei disturbi del campo visivo, presumibilmente di origine vascolare;
- trimetazidina non deve essere usata nei pazienti affetti da malattia di Parkinson, sintomi parkinsoniani, tremori, sindrome delle gambe senza riposo, e altri disturbi del movimento correlati;
- trimetazidina non deve essere usata nei pazienti con grave insufficienza renale. Nei pazienti con insufficienza renale moderata e negli anziani la dose deve essere ridotta.
Oltreoceano intanto l’Fda ha ampliato le indicazioni per adalimumab (Humira di Abbott) includendo la terapia negli adulti della colite ulcerosa moderata e severa che non abbia risposto alle terapie convenzionali.