lug122011
Otc, meglio il farmacista dell’on line
Solo un italiano su cinque considera utile la prospettiva dell’acquisto dei farmaci da banco on line e solo il 13% sarebbe disponibile a comprare i farmaci di automedicazione sul web, se fosse disponibile il servizio. È quanto emerge da un’indagine condotta da Gfk Eurisko e presentata ieri mattina a Roma in occasione di un incontro dell'Osservatorio Anifa dedicato a commercio farmaceutico e nuovi media digitali. L’indagine rappresenta l’ulteriore occasione per riaffermare il ruolo del farmacista come punto di riferimento irrinunciabile per l’acquisto di farmaci da automedicazione, oltreché come garanzia di qualità. I dati dell’indagine - una ricerca qualitativa su due focus group e una quantitativa su un campione di 1.000 individui - sono sintomatici: il 61% degli intervistati ha utilizzato farmaci da automedicazione almeno una volta nel corso dell’ultimo anno. Di primaria importanza, dichiarano gli intervistati, la disponibilità del farmaco “al bisogno” e la presenza del farmacista. A domande più precise sull’acquisto dei farmaci on line, solo il 16% afferma con certezza che non è ammessa la vendita sul web e comunque l’81% non ritiene che sia particolarmente interessante o utile. Il 13% dei” disponibili” all’acquisto sul web sono persone giovani, laureate o diplomate, con una buona posizione lavorativa, che utilizzano Internet di frequente. Una percentuale, comunque, da non sottovalutare, per la quale come sottolinea il neo presidente Anifa Stefano Brovelli «occorre accettare e sfruttare la sfida di Internet».