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Otite media: la terapia antibiotica breve è meno efficace di quella con durata consueta
Nei bambini da 6 a 23 mesi di età con otite media acuta il trattamento antimicrobico più breve non solo porta a esiti meno favorevoli rispetto alla durata consueta, ma non riduce il tasso di eventi avversi né la comparsa di resistenza. Ecco, in sintesi quanto conclude uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e svolto dai ricercatori dell'Università di Pittsburgh, primo firmatario
Alejandro Hoberman della Divisione di pediatria al Children's Hospital. «L'otite media acuta è un'infezione comune che colpisce tre bambini su quattro nel primo anno di vita, e per questo è una delle prime cause di prescrizione di antibiotici in età pediatrica» scrivono i ricercatori, che a causa delle crescenti preoccupazioni riguardo l'abuso di antibiotici e la comparsa di resistenza batterica hanno voluto verificare se ridurre la durata della cura garantisse gli stessi risultati diminuendo nel contempo il tasso di resistenza e gli effetti collaterali.
Al trial hanno preso parte 520 bambini con otite media acuta ai quali era stato somministrato il consueto trattamento antibatterico della durata di 10 giorni a base di amoxicillina e acido clavulanico, oppure una terapia abbreviata con 5 giorni del medesimo antibiotico seguiti da 5 giorni di placebo. E i risultati dimostrano in modo inequivocabile che la terapia breve è decisamente meno efficace. «Il suo tasso di fallimento è del 34% contro il 16% della terapia standard» riprende l'autore, precisando che il ciclo abbreviato non riduce la concentrazione di batteri resistenti nel naso e nella gola dei bambini trattati né attenua gli effetti collaterali del trattamento prolungato, primi fra tutti la diarrea e l'eritema da pannolino.
«La superiorità della terapia antibiotica lunga è stata così evidente da decidere anzitempo la sospensione dello studio» aggiunge Hoberman. E conclude: «Il rischio di recidive di otite è più alto nei bambini che frequentano l'asilo, che hanno un'infezione in entrambe le orecchie e che continuano ad avere essudazione nell'orecchio medio anche dopo la cura».
N Engl J Med. 2016. doi: 10.1056/NEJMoa1606043
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28002709