Farmaci e dintorni
11 Gennaio 2017Nei bambini da 6 a 23 mesi di età con otite media acuta il trattamento antimicrobico più breve non solo porta a esiti meno favorevoli rispetto alla durata consueta, ma non riduce il tasso di eventi avversi né la comparsa di resistenza. Ecco, in sintesi quanto conclude uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e svolto dai ricercatori dell'Università di Pittsburgh, primo firmatario Alejandro Hoberman della Divisione di pediatria al Children's Hospital. «L'otite media acuta è un'infezione comune che colpisce tre bambini su quattro nel primo anno di vita, e per questo è una delle prime cause di prescrizione di antibiotici in età pediatrica» scrivono i ricercatori, che a causa delle crescenti preoccupazioni riguardo l'abuso di antibiotici e la comparsa di resistenza batterica hanno voluto verificare se ridurre la durata della cura garantisse gli stessi risultati diminuendo nel contempo il tasso di resistenza e gli effetti collaterali.
Al trial hanno preso parte 520 bambini con otite media acuta ai quali era stato somministrato il consueto trattamento antibatterico della durata di 10 giorni a base di amoxicillina e acido clavulanico, oppure una terapia abbreviata con 5 giorni del medesimo antibiotico seguiti da 5 giorni di placebo. E i risultati dimostrano in modo inequivocabile che la terapia breve è decisamente meno efficace. «Il suo tasso di fallimento è del 34% contro il 16% della terapia standard» riprende l'autore, precisando che il ciclo abbreviato non riduce la concentrazione di batteri resistenti nel naso e nella gola dei bambini trattati né attenua gli effetti collaterali del trattamento prolungato, primi fra tutti la diarrea e l'eritema da pannolino.
«La superiorità della terapia antibiotica lunga è stata così evidente da decidere anzitempo la sospensione dello studio» aggiunge Hoberman. E conclude: «Il rischio di recidive di otite è più alto nei bambini che frequentano l'asilo, che hanno un'infezione in entrambe le orecchie e che continuano ad avere essudazione nell'orecchio medio anche dopo la cura».
N Engl J Med. 2016. doi: 10.1056/NEJMoa1606043
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28002709
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)