mag242016
Parafarmacie a Gasparri, nostra professione merce di scambio elettorale
«Caro senatore
Maurizio Gasparri, è dai tempi delle lenzuolate di Bersani che la professione del farmacista è diventata mera merce di scambio elettorale di tutti i partiti politici, da destra a sinistra dell'emiciclo parlamentare. Ci fa strano che Lei - politico di lunghissimo corso- lo scopra solamente adesso: è cosa nota, infatti, che da sempre le lobby controllano i partiti politici e le scelte di ogni governo». Così il presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane,
Davide Gullotta si rivolge al senatore di Forza Italia dopo le sue parole di risentimento nei confronti di Federfarma per il mancato invito all'assemblea pubblica di oggi.
«Le Sue dichiarazioni, Senatore, dimostrano quello che noi sosteniamo da sempre, ovverosia che la politica si muove per il proprio precipuo interesse senza minimamente mettersi nei panni del cittadino consumatore o del giovane farmacista; Le Sue parole Senatore» continua la missiva delle Parafarmacie «dimostrano come l'alleanza con le lobby sia l'unica priorità per questa classe politica così come per tutte le classi politiche di sempre; Le Sue parole, Senatore Gasparri, dimostrano - ancora una volta- come il merito e il sacrificio di chi si laurea e si abilita ad una professione è carta straccia di fronte alle esigenze di chi ha come preoccupazione quella di tutelare unicamente la propria poltrona». E al Senatore Gasparri si rivolge anche una nota del Movimento nazionale liberi farmacisti che rimarca con ironia il giusto risentimento «per non esser stato invitato dopo che per anni fianco a fianco del sindacato dei titolari di farmacia aveva tentato invano di demolire le liberalizzazioni della stagione delle "lenzuolate". Ma si sa in politica "la memoria" è corta» sottolinea Mnlf «come gli atti di riconoscenza e pur di mantenere inalterati i propri privilegi i titolari di farmacia stanno con chi in maniera efficace riesce meglio a difendere gli interessi minacciati».