dic192011
Parafarmacie, manifestazione per liberare la professione
Titolari di parafarmacia, dipendenti di farmacia, ma anche cittadini, rappresentanti della società civile e di altre professioni. Insomma «chiunque senta stretti i limiti posti e voglia liberare la professione dalle rendite di posizione». È a loro che Mnlf, Anpi, Fef e Forum nazionale parafarmacie rivolgono l’invito a partecipare alla manifestazione per «la libertà della professione» che si terrà a Roma mercoledì o giovedì. Il casus belli è noto: «la retromarcia governativa sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, emblema dello strapoterere corporativo». Una scelta che, secondo una nota del presidente del Forum italiano delle parafarmacie, Giuseppe Scioscia, è costata al nostro Paese la perdita di «diecimila nuovi posti di lavoro, 600 milioni di investimenti, 3500 ulteriori esercizi». Con conseguenze sulle le tasche dei cittadini, come sottolinea una nota di Altroconsumo: «Da una nostra inchiesta sugli effetti della liberalizzazione del 2006 per i farmaci Sop e Otc risulta che chi, oggi, compra tali farmaci nei corner salute dei supermercati risparmia sino al 18%. Proiettando questi benefici sul mercato di fascia C con ricetta, senza limiti sul territorio, si arriverebbe a un risparmio di 500 milioni di euro all'anno». E la posizione è confermata anche da Scioscia: «Mediamente i nostri sconti si aggirano intorno al 10-20%, e arrivano fino al 27% nei corner della Grande distribuzione, ma è chiaro che una volta liberalizzato il mercato dei farmaci di fascia C, ci saremmo potuto permettere il lusso di scontare maggiormente i farmaci di banco».