feb282014
Paziente cronico, il farmacista può fare la sua parte
Spiegare al paziente che i farmaci andranno assunti a lungo termine, anche quando non avverte sintomi e chiedergli quali siano i risultati che si aspetta di ottenere con la terapia. Sono solo alcune di una serie di strategie proposte dalla Royal pharmaceutical society che il farmacista può adottare per ottimizzare la compliance alle terapie cardiovascolari in un servizio di gestione del paziente cronica.
Quello delle cure a lungo termine è un ambito in cui la professionalità del farmacista può essere ampiamente sfruttata, a vantaggio del paziente, della sanità pubblica e della farmacia stessa. Il farmacista ben conosce i farmaci e i loro effetti e, di conseguenza, è la figura più indicata per illustrare periodicamente al paziente quali effetti collaterali possono manifestarsi, quanto dureranno e come gestirli. Può discutere con il paziente per capire se la posologia delle medicine è in sintonia con le sue attività quotidiane: per esempio i diuretici e certi ipocolesterolemizzanti disturbano meno se assunti la sera; in ogni caso è sempre meglio concordare un adattamento della posologia piuttosto che sospendere un farmaco. Importantissimo anche il counseling sui farmaci da automedicazione, tra gli analgesici per esempio è meglio evitare l’ibuprofene, perché induce ritenzione di sale e acqua e peggiora la funzione renale. Appropriato poi il consiglio centrato sulle modifiche degli stili di vita che, nel caso delle malattie cardiovascolari, possono produrre benefici significativi. Misurare regolarmente l’indice di massa corporea (Bmi) e la circonferenza vita e spiegare al paziente come questi valori incidono sul rischio cardiovascolare. Per i pazienti fumatori il farmacista dovrà essere pronto a intercettare il momento più adatto per aiutarli a smettere, prenotando un appuntamento per un counseling specifico supportato, eventualmente, dall’uso a scalare di sostituti della nicotina. Allo stesso modo, in occasione di incontri periodici per l’ottimizzazione della terapia, il farmacista potrà ricordare, quando è il momento, l’opportunità di eseguire la vaccinazione antinfluenzale, così come suggerire le strategie più adatte al singolo caso per perdere peso, fare esercizio fisico, seguire una dieta sana ricca di frutta e verdura, povera di sale, ridurre il consumo di alcolici e incrementare quello di pesce, sottolineando di non ricorrere a sostituti del sale perché troppo ricchi di potassio. (E.L.)