Piccole farmacie, Federfarma Piemonte: insistere su Diretta porterà altre chiusure
Bene il provvedimento del Piemonte per incentivare la presenza di medici e pediatri nei piccoli centri e nelle aree montane ma anche le piccole farmacie che vi operano sono in grandi difficoltà e insistere sulla distribuzione diretta sta portando alla loro chiusura rischiando di far sparire l'unico presidio sanitario presente. Questo il messaggio lanciato da un comunicato stampa di Federfarma Piemonte sulle criticità dello spopolamento di alcune aree della regione, trattato in un articolo pubblicato da Farmacista33. Il sindacato dei titolari fa sapere di condividere l'intervento lanciato dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta, che "propone un patto operativo con amministrazioni comunali e sindacati per garantire la presenza di medici di famiglia e pediatri nei piccoli centri e nelle aree montane, attraverso un contributo aggiuntivo a chi decide di prestare la propria attività in queste zone". Ma il problema dello spopolamento "è sentito anche dalle farmacie rurali, quelle cioè ubicate in Comuni, frazioni o centri abitati con esigua popolazione". Nei piccoli centri, sottolinea Federfarma, "le farmacie si trovano in estrema difficoltà e, nonostante ciò, lavorano per diventare farmacie di servizi, al fine di sopperire, ad esempio, alla mancanza del medico: è in questi casi che il paziente si rivolge con fiducia al farmacista. Le farmacie ubicate in località scarsamente abitate e difficili da raggiungere sono diventate dei veri e propri presidi di salute che forniscono un servizio utile e indispensabile alla popolazione, rimanendo l'unica porta di accesso sul territorio al Ssn. La scelta di insistere sulla distribuzione diretta dei farmaci sta portando alla chiusura delle piccole farmacie rurali e rappresenterà un'enorme criticità poiché rischia di andare a sparire l'unico presidio sanitario presente: nei mesi scorsi si è già avuta una prima avvisaglia.
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