FITOTERAPIA

dic182017

Pino ed Eucalipto: il balsamico dell'inverno

Gli olii essenziali sono conosciuti per le loro proprietà salutistiche e stanno suscitando sempre maggior interesse nella ricerca scientifica per le loro proprietà battericide e antivirali

Pino ed Eucalipto: il balsamico dell’inverno
Sarà forse per questo motivo, ora chiarito dalla ricerca, che empiricamente viene e veniva consigliati i suffumigi a base di olii essenziali per trattare stati influenzali.
Nello specifico, la suffumigazione è un metodo tradizionale e molto efficace in affiancamento alla normale terapia farmacologica per contrastare sintomi quali la tosse grassa, il raffreddore e le congestioni nasali.
Gli olii essenziali più utilizzati a tal scopo sono quelli balsamici come pino ed eucalipto.
Il pino (Pinus sylvestris) è una conifera che può raggiungere fino ai 20-30 metri di altezza. Nelle nostre montagne si possono trovare varie specie e non è un caso che posisamo ricionoscere i diverzi pini già dal produmo. Infatti, per citare tre esempi, P.mugo, P.peune e P- heldreichii hanno un olio essenziale i cui componenti sono: δ-3-carene, α-pinene e linalololo-acetato (P. mugo); α-pinene, β-fellandrene e β-pinene (P. peune); limonene, α-pinene e (E)-caryophyllene (P. heldreichii).
Anche le pigne contengono 1-2% di olio essenziale con pinene, limonene e pinipicrina (principio attico amaro) come costituenti principali, mentre dalla corteccia (condotti resiniferi) si ottiene un'oleoresina vischiosa chiamata trementina.
In generale, l'olio essenziale si ricava dalle foglie aghiformi e dalle sommità dei rametti e contiene circa l'80% di idrocarburi monoterpinici, alpha-pinene e canfene(non meno del 4% di esteri calcolati come acetato di bormile.
L'assunzione per via inalatoria dell'olio essenziale di pino può essere utile per fluidificare l'eccesso di muco, mentre l'applicazione topica può contribuire a risolvere stati reumatici. È infatti un olio essenziale rubefacente con attività antiinfiammatoria: tutti gli olii essenziali delle diverse specie di pino hanno però in comune l'efficacia antiinfiammatoria, con una riduzione di oltre il 60% della secrezione di IL-6 (in vitro).

Ma è certamente come espettorante che l'olio essenziale di pino è divenuto famoso: una volta assorbito per via cutanea, orale o inalatoria, viene comunque escreto per via polmonare. Il passaggio attraverso l'albero respiratorio stimola le ghiandole sierose bronchiali e blocca le cellule mucose, riducendo in ultima analisi la tensione superficiale del muco e migliorando l'attività mucociliare. Cruciale sempre la dose da assumere: a dose basse stimolano l'attività delle ghiandole bronchiali (mucotropico), a dosi alte al inibiscono.
Più recentemente, dal 1860, si è presentato nelle nostre zone un altro albero, che da subito è stato premiato per il suo effetto balsamico. Basta infatti passeggiare in un bosco di Eulcayptus globulus, per venire inebriati dall'olio essenziale presente nelle foglie. L'olio essenziale è composto da monoterpeni (alfa e beta pinene, limonene, e cinene), sesquiterpeni (aromadendrere, alloraomadendrene) ed aldeidi (mirtenale) e chetone (carvone, pinovarcone). Ma la parte del leone la fa l'1-8cineolo (eucaliptolo) che è presente in percentuali non inferiori al 70%.
L'1-8 cineolo ha azione mucolitica e spasmolitica sul tratto respiratorio, con benefici provati da numerosi studi scientifici, come Juergens ha sottolineato ancora nel 2014. In particolare gli effetti si sono rivelati estremamente interessanti per l'attività antiinfiammatoria di questa molecola in casi di asma e COPD. Non solo antiinfiammatoria, la molecola si è dimostrata un'improtante antiossidante e capace di mediare la produzione di muco indotta da infezione o infiammazione molto più che come un semplice mucolitico.
Bisogna tuttavia prestare attenzione nel consigliare l'uso di olii essenziali soprattutto quando ci rivolgiamo ai bambini. Se, infatti sempre più studi li vedono un'interessante rimedio per asma e patologie del tratto respiratorio, è anche vero che l'uso di eccessive quantità e senza il controllo medico (almeno per le patologie più gravi) può al contrario portare ad infiammazione del sistema respiratorio, con casi si asma e broncospasmo.
Questi olii essenziali sono poi da evitare nell'assunzione orale in caso di nausea o vomito perché può irritare ulteriormente il tratto gastrointestinale e dotti biliari

Luca Guizzon
Farmacista esperto di fitoterapia e Responsabile del laboratorio galenico di Farmacia Campedello

Fonti
Drug Res (Stuttg). 2014 Dec;64(12):638-46. doi: 10.1055/s-0034-1372609. Epub 2014 May 15
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