ago292017
Prenotazione vaccini in farmacia, Federfarma: solo previ accordi regionali
La possibilità per i cittadini di prenotare le vaccinazioni in farmacia, come previsto dal recente Decreto legge in materia, è subordinata ad accordi specifici locali tra associazioni territoriali di Federfarma ed enti pubblici competenti. È una precisazione inviata da Federfarma alle Associazioni provinciali e alle Unioni regionali, ritenendo opportuno ritornare sui contenuti della circolare (prot. n. 329) inviata il 7 agosto 2017 recante, in allegato, anche due
locandine da esporre in farmacia, dedicate rispettivamente all'importanza dei vaccini, alle false informazioni che li riguardano e alle novità introdotte dal decreto e a fare chiarezza sull'anno scolastico 2017/2018. In particolare nella prima si fa riferimento alle prenotazioni in farmacia: "Le famiglie possono prenotare gratuitamente in farmacia le vaccinazioni previste dal decreto-legge". Numerose, però, le richieste di spiegazioni giunte alla Federazione da parte di farmacie che non sono riuscite a erogare il servizio. Da qui il chiarimento: «Tale possibilità è, naturalmente, concretamente attivabile solo in quegli ambiti territoriali nei quali siano stati raggiunti specifici accordi in tal senso tra associazioni territoriali di Federfarma ed enti pubblici competenti».
Nella lettera inviata lo scorso 7 agosto, il presidente di Federfarma
Marco Cossolo aveva ricordato quanto sottolineato dal ministro della Salute Lorenzin in merito alla «necessità di fare un'opera di convincimento sulle famiglie e sui cittadini sull'utilità e sulla sicurezza dei vaccini. Il dialogo è sempre un'arma vincente, più forte dell'imposizione, e crea cittadini consapevoli sui temi della salute, facendo sì che non cadano in preda di disinformazione e leggende. Per questo» ha affermato Cossolo «il ministro Lorenzin chiede alle farmacie di collaborare fattivamente a questa importante campagna di educazione sanitaria». Dal canto suo
Beatrice Lorenzin ha ribadito come la farmacia «rappresenti un canale privilegiato, riconosciuto e capillare per contribuire alla diffusione di corrette informazioni sanitarie. Il farmacista, grazie alla sua professionalità e il rapporto diretto con il cittadino, può costituire un punto di riferimento per la diffusione della conoscenza dei nuovi obblighi vaccinali e l'approfondimento di eventuali questioni concernenti la somministrazione dei vaccini».
Simona Zazzetta