nov62014
Pressione: automisurazione poco accurata, tecnologia da convalidare
Gli apparecchi per l'automisurazione della pressione arteriosa forniscono letture poco accurate, che si discostano considerevolmente dalle misure eseguite presso l'ambulatorio del medico di famiglia, in circa il 15% dei casi. È quanto emerge da uno studio iniziato nel 2010 e supportato dall'organizzazione no profit Hypertension Canada, i cui risultati saranno presentati tra pochi giorni durante la American society of nephrology kidney week. Tutto è iniziato dal Canadian hypertension education programme (Chep) che consigliava fortemente ai pazienti il monitoraggio pressorio casalingo, in aggiunta a quello medico, per raggiungere un miglior controllo dell'ipertensione. I pazienti si sono adeguati acquistando di tasca propria (circa 50-100 dollari canadesi) il misuratore che non è rimborsato dal servizio sanitario nazionale, ma sono poi «emerse» ha rilevato
Swapnil Hiremath, nefrologo dell'Ottawa hospital e primo autore della ricerca, «frequenti segnalazioni da parte dei malati circa discrepanze tra le letture domestiche e quelle ambulatoriali». Per chiarire l'enigma nel 2011 è stato istituito presso l'ospedale di Ottawa un ambulatorio apposito, il Nephrology blood pressure assessment clinic (Nbpac), dove i pazienti erano istruiti e assistiti da un infermiere mentre si automisuravano la pressione con i propri apparecchi; parallelamente la lettura era ripetuta con uno sfigmomanometro a mercurio, validato, in uso all'ospedale. Quest'ultima lettura è stata utilizzata come valore di base sul quale misurare gli eventuali scostamenti delle automisurazioni di +/- 5 mmHg. L'errore ha riguardato il 30% dei valori di pressione sistolica e il 32% di quelli di diastolica, mentre un errore di +/- 10 mmHg si è verificato nell'8% delle misure di sistolica e nel 9% di quelle di diastolica. La non accuratezza quindi è reale, non dipende da errori nell'utilizzo dell'apparecchio e nemmeno da strumenti difettosi, è necessario che i pazienti ne siano consapevoli e si preoccupino di far tarare i loro apparecchi e di convalidare regolarmente i loro riscontri con una misura eseguita da un professionista sanitario. (E.L.)