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dic112017

Prevenzione emicrania episodica, anticorpo monoclonale efficace e sicuro

Prevenzione emicrania episodica, anticorpo monoclonale efficace e sicuro

I risultati dello studio Strive, recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine, dimostrano che la somministrazione mensile sottocutanea dell'anticorpo monoclonale anti-Cgrp erenumab è in grado di ridurre gli episodi di emicrania in pazienti che ne soffrono in forma episodica, ovvero con 4-14 giorni di cefalea al mese. «Oltre il 90% delle persone con emicrania sono affette dalla forma episodica che, seppur caratterizzata da attacchi meno frequenti rispetto a quella cronica, compromette ampiamente la qualità di vita del paziente» esordiscono gli autori guidati da Peter Goadsby, del National Institute for Health Research-Wellcome Trust King's Clinical Research Facility al King's College Hospital di Londra. Assieme ai colleghi, Goadsby ha valutato gli effetti della somministrazione di erenumab sulla prevenzione di emicrania in 955 pazienti suddivisi in tre gruppi e sottoposti a cadenza mensile a una iniezione sottocutanea del farmaco alla dose di 70 mg (n=317) o di 140 mg (n=319) oppure placebo (n=319). Come ricordano gli esperti, erenumab è l'unico anticorpo monoclonale completamente umano, progettato espressamente come antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP) che pare essere coinvolto nella patogenesi dell'emicrania.

E in base ai dati raccolti nel corso dello studio, il farmaco è riuscito a ridurre il numero di giorni con emicrania senza particolari effetti collaterali. «Nel gruppo trattato con 140 mg la riduzione è stata di 3,7 giorni al mese, rispetto ai 3,2 del gruppo trattato con 70 mg e ai soli 1,8 nel gruppo placebo» dice l'esperto, che poi aggiunge: «Inoltre la metà dei pazienti trattati con il dosaggio più alto di erenumab ha avuto una riduzione di almeno il 50% dei giorni mensili di emicrania». «I precedenti trattamenti per la prevenzione dell'emicrania erano mutuati da altre indicazioni e la loro efficacia non è sempre soddisfacente» scrive in un editoriale di commento Andrew Hershey, dello University of Cincinnati College of Medicine, che poi conclude: «Erenumab è un trattamento diretto contro un potenziale meccanismo alla base della patologia e i risultati dello studio rappresentano un importante passo avanti per i pazienti con emicrania».

N Engl J Med 2017. Doi: 10.1056/NEJMoa1705848
http://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa1705848

N Engl J Med 2017. Doi: 10.1056/NEJMe1712559
http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMe1712559


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