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gen302013

Prevenzione emicrania in pediatria: placebo pari a farmaci

Nella prevenzione delle emicranie in bambini e adolescenti, un placebo o un farmaco per le cefalee, sortiscono sostanzialmente gli stessi risultati. Lo ha verificato uno studio pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics. Sono solo due, infatti, secondo la ricerca, i farmaci usati per curare l'emicrania negli adulti in grado di fare qualcosa in più del placebo e ridurre la frequenza dei mal di testa nei bambini. E anche in quei casi l'effetto è stato minimo, con una differenza di un attacco al mese rispetto al placebo. I ricercatori hanno messo a confronto 21 sperimentazioni in cui si analizzavano farmaci e placebo. In questo modo hanno visto che solo il topiramato e il trazodone riducevano in modo significativo la frequenza delle cefalee nei bambini e adolescenti che ne soffrivano regolarmente. Altri farmaci per adulti, come il flunarizine, propanololo e valproato, non si sono rivelati efficaci. Il placebo da solo riduceva la frequenza delle emicranie da 5-6 a 3 al mese, il che potrebbe dipendere dall'effetto di vedere il dottore ed essere rassicurato che il dolore non è dovuto a cause serie. Secondo i dati della Cleveland Clinic, circa il 2% dei bambini e il 7-10% degli adolescenti fino a 15 anni soffrono di emicranie, ma nessun farmaco è stato rigorosamente testato e approvato per prevenire questa patologia nella fascia pediatrica, costringendo i medici ad affidarsi ai farmaci per adulti. «Tutti i farmaci nella nostra analisi» spiega Jeffrey Jackson, coordinatore dello studio «sono risultati efficaci negli adulti, ma poco tra i bambini. Il che suggerisce che deve esserci qualcosa di diverso nelle emicranie pediatriche o che la risposta alla terapia differisce tra bambini e adulti».


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