nov82017
Prevenzione in farmacia, Apoteca Natura rilancia la campagna "Ci sta a cuore il cuore"
Seicento farmacie schierate da Apoteca Natura per proteggere il cuore dei cittadini. Questo il senso della campagna "Ci sta a cuore il tuo cuore". L'appuntamento è dal 1 al 30 novembre presso le farmacie Apoteca Natura distribuite in tutta Italia. Dell'iniziativa si è parlato ieri durante una conferenza stampa organizzata presso l'Istituto superiore di Sanita, a Roma. Si tratta della sesta edizione della campagna che è stata programmata da Apoteca natura in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), con l'Associazione Medici Diabetologi (Amd) e con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). Una unione di forze che ha consentito la nascita di un programma di informazione e di educazione volto a prevenire le malattie cronico-degenerative di origine cardiovascolare. Previa prenotazione, verrà effettuato uno screening del paziente tramite la compilazione del Questionario Benessere Cardiovascolare. Dal 2012 al 2016, durante le edizioni precedenti dell'iniziativa, sono stati eseguiti 140.000 screening cardiovascolari gratuiti.
La campagna vede la collaborazione di farmacisti e medici di famiglia in quanto, ognuno con le proprie peculiarità, sono i professionisti della salute territorialmente, fisicamente, più vicini ai cittadini e alle loro famiglie. Una presenza capillare che può essere in grado di intercettare sul nascere e, quando possibile, prevenire, le patologie cardiovascolari.
«Quello che abbiamo voluto mettere in campo» ha dichiarato
Massimo Mercati, amministratore delegato di Apoteca Natura «è un investimento che nel medio e nel lungo periodo potrebbe essere in grado di evitare di impedire l'insorgenza di migliaia di eventi cardiovascolari e, contemporaneamente, consentire grandi risparmi per il Sistema sanitario nazionale. Riteniamo inoltre che esperienze come queste possano rappresentare un banco di prova per la farmacia del futuro che, una volta entrati i capitali nel mondo della farmacia, potrebbe trovarsi a cercare un proprio, diverso, posizionamento all'interno del Sistema sanitario nazionale».
Gianluca Casponi