ott142011
Previdenza, casse verso un codice di regolamentazione degli investimenti
Le casse dei professionisti si preparano ad adottare un codice di autoregolamentazione sulla gestione del rischio negli investimenti mobiliari e immobiliari. L’anticipazione arriva dal Sole-24 Ore e chiama in causa l’Adepp, l’associazione che rappresenta gli enti previdenziali privatizzati: i suoi tecnici, in sostanza, sarebbero al lavoro per preparare un pacchetto di linee guida alle quali le casse dovranno poi ispirarsi nelle loro operazioni finanziarie, mobiliari e immobiliari. Secondo il quotidiano economico, l’iniziativa mirerebbe a prevenire ingerenze soffocanti da parte della Covip, l’organismo al quale la Manovra di luglio aveva affidato il monitoraggio della gestione patrimoniale degli enti. Perché quel provvedimento entri in vigore devono ancora essere emanati i decreti attuativi, ed è proprio in previsione di tale passo che l’Adepp ha deciso di muoversi. L’obiettivo del codice di regolamentazione, in particolare, non sarà quello di fornire parametri minimi o massimi per gli investimenti, ma indirizzi per la trasparenza delle procedure: "tracciabilità" dei processi di investimento, indicatori di sostenibilità e garanzia, valutazione preventiva e successiva del rischio; definizione di limiti di garanzia degli investimenti nelle singole asset class; predisposizione di report omogenei con criteri comuni di quantificazione dei valori e dei rendimenti immobiliari e mobiliari. «Le linee guida contenute nel nostro codice» ha spiegato il presidente dell’Adepp, Andrea Camporese (foto) «sono la nostra proposta per aprire un tavolo concreto di confronto con i dicasteri vigilanti per varare i decreti attuativi». E a tale tavolo, le casse punteranno a una revisione dei livelli di vigilanza (oggi otto senza ancora contare la Covip) per ridurre al massimo sovrapposizioni e duplicazioni.
Non è un caso che tra i temi sui quali l’Adepp intende intervenire con linee guida ci sia l’omogeneizzazione dei report per la quantificazione dei rendimenti. Tra le casse, infatti, ha fatto parecchio discutere l’analisi condotta a settembre ancora dal Sole 24-Ore sui risultati 2010 degli investimenti mobiliari delle casse. La classifica che ne risultava mette al primo posto l’Inpgi (la cassa dei giornalisti), che con un patrimonio mobiliare di 730 milioni di euro registra nell’ultimo anno un rendimento netto del 5,18%, e vede al penultimo posto l’Enpaf, l’ente di previdenza dei farmacisti, che per il 2010 ufficializza un rendimento del 2%. Ma per diverse sigle i confronti su un singolo anno sono bugiardi, a causa dell’eterogeneità dei prodotti mobiliari presenti sul mercato e delle loro caratteristiche.