feb92017
Profilo e azione di Ammonium carbonicum
Il carbonato d’ammonio corrisponde a una miscela di carbonato diammoniaco, carbonato di ammonio e carbonato monoammoniaco. Si presenta sottoforma di polvere cristallina bianca, con un forte odore di ammoniaca
Causalità
Perdite emorragiche in soggetti con patologie organiche cardiache o renali.
Principali indicazioni
Ammonium carbonicum agisce sull'apparato respiratorio nella terapia della rinite acuta, con tendenza ostruttiva; nell'asma con dispnea notturna; nella bronchite acuta e nell'enfisema caratterizzati da oppressione marcata e dolori al torace durante la respirazione, dispnea sibilante con tosse irritante dovuta all'accumulo di secrezioni bronchiali dense e difficili da espettorare. Il rimedio è utile anche nella cura delle gengivostomatiti che conferiscono un sapore aspro e metallico alla bocca e nel trattamento delle emorragie di sangue scuro, molto fluido, che coagula con difficoltà, soprattutto per quanto riguarda epistassi, menorragie, ecchimosi e petecchie. Ammonium carbonicum può essere utilizzato efficacemente assieme alla terapia classica per i pazienti affetti da insufficienza renale e negli emodializzati.
Caratteristiche psicologiche del malato e aspetto
Individui dispnoici, stanchi e inattivi, che prendono freddo facilmente e sono predisposti alle lipotimie.
Sintomi caratteristici e modalità
Debolezza generale, ostruzione nasale notturna, oppressione e dolori al torace oppure soffocamento al momento di addormentarsi. Peggioramento verso le 3-4 del mattino e con il freddo umido, durante le mestruazioni. Miglioramento con il tempo asciutto; sdraiato sulla parte dolorante.
Posologia
Nella coriza acuta, ostruttiva, nell'asma con dispnea notturna, nella bronchite cronica e nell'enfisema con dispnea e accumulo di secrezioni dense, è utile prescrivere cinque granuli ad una diluizione 9 CH, da due a quattro volte al giorno, in base all'intensità dei sintomi e diradando in base al miglioramento. Stessa posologia si utilizza nella cura della gengivostomatite, delle emorragie di sangue scuro durante epistassi, menorragie, petecchie ed ecchimosi, infine nell'affiancamento alla terapia classica per i pazienti sofferenti di insufficienza renale e negli emodializzati.
Il simile cura il simile
La sperimentazione patogenetica del rimedio si svolge a livello dell'apparato respiratorio dove provoca secrezioni dense e più o meno irritanti ma difficili da espettorare, sintomi accompagnati da grande debolezza e palpitazioni concomitanti; edema delle mucose gengivali con sanguinamento nerastro; sintomi cardiovascolari legati a emorragie di sangue nerastro e molto fluido che coagula con difficoltà; sintomi urinari caratterizzati da oliguria ed ematuria con evoluzione verso l'insufficienza renale.
Italo Grassi
Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.