ago292013
Profilo e azione di Apis mellifica
L’azione di Apis corrisponde al quadro clinico che si manifesta in seguito ad una puntura d’ape e alle sue eventuali complicazioni e il suo utilizzo sarà indicato per i problemi che ne conseguono a livello di pelle, mucose, sierose, apparato urogenitale
La tintura madre di Apis mellifica viene preparata per macerazione in alcool di api intere. Oltre al veleno dell’insetto, essa contiene: enzimi, come fosforilasi A2 e ialuronidasi; peptidi e proteine come mellitina e apamina; il peptide MCD; inoltre istamina, dopamina, noradrenalina, serotonina.
Principali indicazioni
A livello cutaneo è indicato: per tutti gli edemi di origine allergica o infiammatoria, sia localizzati come punture d’insetto, foruncoli, giradito, sia generalizzati come colpi di sole e orticaria; a livello delle mucose cura congiuntiviti, angine eritematose (rosso-rosate) caratterizzate da edema dell’ugola, dolori pungenti e brucianti; stato febbrile caratterizzato da assenza di sete, cute calda, alternativamente secca e sudata; inoltre vaginiti, balaniti, ovariti e nefriti; a livello di sierose è molto utile nella cura degli idrarti di rapida formazione (infiammazione del ginocchio soprattutto), con edema rosa acceso.
Sintomi e modalità di reazione
Denominatore comune per l’utilizzo di Apis è la presenza di edema (con prurito se riferito alla pelle) + eventuale febbre senza sete, cute calda e alternativamente secca e sudata, il soggetto è migliorato dal freddo e peggiorato dal caldo.
Posologia
A partire dalla diluizione 15CH per evitare in soggetti sensibili al veleno d’ape una possibile reazione di aggravamento, nei casi acuti somministrare 5 granuli ogni 15 minuti e diradare in base al miglioramento, mentre nei casi sub acuti o cronici, da due a quattro assunzioni nelle 24 ore.
Il simile cura il simile
Sperimentalmente l’azione di Apis corrisponde al quadro clinico che si manifesta in seguito ad una puntura d’ape e alle sue eventuali complicazioni in un soggetto sensibile. Quindi il suo utilizzo sarà indicato in quei problemi a livello di pelle, mucose, sierose, apparato urogenitale, quando i sintomi si manifestano con edema pruriginoso migliorato dal freddo, talvolta accompagnati da sindrome febbrile caratterizzata da assenza di sete, cute calda e alternativamente secca e sudata.
Italo Grassi
Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.