OMEOPATIA

nov42016

Profilo e azione di Helleborus niger

La tintura madre si prepara a partire dal rizoma che contiene: oli essenziali, acido nicotinici, saponosidi, tra i quali l’elleboreina che ha proprietà diuretiche e combatte l’emicrania, infine l’ellebroside, eteroside ad azione cardiotonico

L'Elleboro a fiori rosa è una pianta delle Ranuncolacee spesso coltivata nei giardini per i suoi fiori rosa invernali. La tintura madre per uso omeopatico si prepara a partire dal rizoma che contiene: oli essenziali, acido nicotinici, saponosidi, tra i quali l'elleboreina che ha proprietà diuretiche e combatte l'emicrania, infine l'ellebroside, eteroside ad azione cardiotonico.

Causalità
Infezioni gravi. Commozioni cerebrali di origine traumatica.

Principali indicazioni
Helleborus niger è considerato un potente coadiuvante delle tecniche di rianimazione nella cura delle encefaliti, negli stati cerebro - meningei gravi con oliguria o anuria seguite da coma. È utile anche nella terapia della colite ulcerosa quando questa si manifesta con diarrea, con feci mucose, gelatinose e chiare; o per curare quegli stati infettivi acuti caratterizzati da vomito, coliti, profusa sudorazione e mancanza di sete.

Caratteristiche psicologiche del malato e aspetto
Il soggetto risponde lentamente e con grande sforzo. La mente è completamente vuota e la concentrazione difficile. C'è torpore mentale. Il volto è pallido, la fronte e le sopracciglia sono aggrottate, lo sguardo è fisso, gli occhi semichiusi.

Sintomi caratteristici e modalità
Intontimento, torpore ed apatia. Sonno profondo o coma, con crisi encefaliche e gemiti. Movimenti automatici di braccia e gambe seguiti da fenomeni paretici. Feci acquose e mucose, assenza di sete. I sintomi generali aggravano tra le 16 e le 20.

Posologia
Nelle infezioni acute, con diarrea, sudori e vomito è utile prescrivere cinque granuli ad una diluizione 5 CH, ogni 30 minuti, diradando in base al miglioramento. In caso di turbe psichiche, conseguenti a commozioni cerebrali o a gravi shock affettivi, prescrivere subito una monodose ad una diluizione 15 o 30 CH, quindi cinque granuli a una diluizione 30 CH, più volte al giorno, diradando le somministrazioni in base al miglioramento dei sintomi.

Il simile cura il simile
La sperimentazione patogenetica del rimedio, a livello neurologico, provoca nel soggetto sano: uno stato stuporoso, caratterizzato da intontimento, torpore e apatia; un sonno profondo o addirittura il coma. Sul tubo digerente: nausea, vomito, talvolta diarrea con feci mucose, gelatinose e chiare. A livello renale: diminuzione della diuresi che può portare all'anuria, comparsa di edemi che insorgono rapidamente fino all'anasarca.

Italo Grassi
Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.
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